FIRENZE Un taglio medio nelle buste paga dei dipendenti del Comune di Firenze che per la Cisl è di circa 200 euro, mentre secondo l’Amministrazione della metà. Ma non è tanto il taglio nelle buste paga che il sindacato denuncia, «e comunque basterebbe», quanto che la giunta di centrosinistra guidata da Matteo Renzi, «unilateralmente», abbia deciso l’adozione temporanea di un Contratto integrativo decentrato 2013, «scritto totalmente di suo pugno». Una decisione che l’assessore al personale Elisabetta Meucci collega ai rilievi del ministero dell’Economia e delle Finanze, e della Corte dei Conti, che andava adottata entro il 31 dicembre e senza la quale «i lavoratori avrebbero perso tutto l’integrativo». Ciò che Roma contestava al Comune, soprattutto dopo la cosiddetta legge Brunetta, sono gli aumenti, «ora giudicati eccessivi», decisi nella contrattazione decentrata del 2001. I circa 5000 dipendenti risentiranno dei tagli (per Palazzo Vecchio da 50 a 200 euro lordi) a partire già dalla prossima busta paga.