Scatta la riorganizzazione del servizio per eliminare le spese superflue
Ultime modifiche in vista della grande rivoluzione dei trasporti pubblici che, secondo le previsioni, dovrebbe diventare realtà entro il prossimo mese di febbraio. Ieri, infatti, nel palazzo municipale di piazza Orsini si è tenuta la riunione conclusiva tra il sindaco Maurizio Brucchi, l'assessore comunale ai Trasporti Giorgio Di Giovangiacomo e Agostino Ballone, presidente del Gruppo Baltour. L'obiettivo, mettere a punto il progetto di razionalizzazione del trasporto urbano, un passo obbligato considerate le minori risorse a disposizione dell'Ente. «Nei prossimi 15 giorni - assicura l'assessore Di Giovangiacomo - se ne saprà qualcosa di più. Nel frattempo, infatti, l'azienda che gestisce il trasporto pubblico teramano si occuperà di recepire le modifiche al piano elaborate in quest'ultimo incontro ed entro il primo febbraio dovrebbero partire le nuove corse». In linea generale, i criteri seguiti sono stati razionalizzazione del servizio in un'ottica di risparmio, tenendo comunque ben presenti le esigenze del territorio. «Si pensi, ad esempio, a via Arno, a Piano Solare o a Scapriano, dove da tempo ci chiedono corse aggiuntive» spiega ancora Di Giovangiacomo. Secondo le prime stime, il risparmio si aggirerebbe intorno alle 200 mila euro, solo rivedendo le corse del bus navetta, eliminando cioè quelle meno frequentate. Restano, al momento, le ipotesi già rese note qualche mese fa e che saranno ufficializzate quanto prima per essere rese note alla cittadinanza. E' il caso delle frequentatissime linee 1 e 1 barrato, i cui percorsi ed orari dovrebbero rimanere invariati. Per quanto riguarda, invece, la linea 2, che collega il centro con l'ospedale Mazzini, è prevista l’eliminazione di una corsa e l'introduzione di una tratta gratuita che dovrebbe unire la centrale piazza Garibaldi al nosocomio teramano. C'è poi la linea 3, che arriverà a coprire anche via Arno, fulcro di un progetto di valorizzazione dal punto di vista urbanistico. E, ancora, la linea 4 e 5, che serve la cittadinanza residente nei quartieri di Fonte Baiano, Castello e Gammarana, i cui percorsi saranno allungati di 15 minuti. Insomma, ancora una volta, in un periodo di grande difficoltà, il Comune intende mettere mano agli sprechi, eliminando nel caso specifico tutto ciò che è superfluo. «A cosa servono due fermate situate a poca distanza l'una dall'altra?» si chiede ancora l'assessore. A nulla, ovviamente. Quindi, via, tagliare è la parola d'ordine. Un passo obbligato, considerati i tagli agli Enti locali e l'incognita che continua a permanere sullo stanziamento del milione di euro che la Regione paga annualmente per i chilometri richiesti. Inevitabili le polemiche che si scateneranno in un primo momento, anche se ormai i teramani sono parecchio avvezzi ai sacrifici. Come tutti gli italiani, d'altronde. Il messaggio è chiaro. E' giunto il momento di mettere mano a tutto ciò che finora ha rappresentato sicuramente una comodità, ma che ad oggi equivale ad uno spreco. Fare 300 metri a piedi non farà male a nessuno. Anzi, il fisico ringrazierà.