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Data: 04/01/2013
Testata giornalistica: Il Centro
Concorsone per L’Aquila, al via gli orali. Sono iniziate ieri a Roma le prove che decreteranno i 300 vincitori del bando per la ricostruzione

L’AQUILA Ultima fase del concorso per la ricostruzione dell'Aquila e dei 56 comuni del cratere sismico. Sono iniziati ieri, a Roma, gli esami orali che decreteranno i 300 vincitori del bando: tra la fine del mese e i primi giorni di febbraio scatteranno le assunzioni a tempo indeterminato, così ripartite: 128 posti al Comune dell'Aquila, 72 nei Comuni del cratere, 100 al ministero delle Infrastrutture. I candidati che hanno superato le quattro prove scritte nei 14 profili professionali sono 2422, rispetto ai 3179 partecipanti: in realtà il numero dei reali concorrenti scende, in quanto c'è chi partecipa per più profili professionali. Ieri, nella sede del Formez, sono state esaminate le prime 32 persone, convocate in ordine alfabetico, a partire dalla lettera G, determinata per estrazione dalla commissione interministeriale Ripam, incaricata delle selezioni. Saranno valutate 32 persone al giorno, suddivise in due tranche: le prime 12 a partire dalle 8.30, gli altri 20 dalle 12. Con questo ritmo, le prove orali si concluderanno entro la fine di gennaio. Per i 300 posti in ballo sono arrivate ben 36.726 domande, corripondenti a 17.043 persone fisiche. Dopo le preselezioni, sono risultati idonei 3179 concorrenti (56% uomini, 44% donne), con l'ammissione di 179 candidature oltre le 3000 previste, grazie ai punteggi ex-aequo. Il numero di idoneità di coloro che hanno già operato nella ricostruzione, i cosiddetti riservisti, è pari al 19,5% del totale. Anche in questo caso, il numero effettivo dei candidati scende e corrisponde a 1948 persone fisiche, che si sono cimentate nelle quattro prove scritte, concluse lo scorso 14 dicembre. Partito tra le polemiche, sull'esito finale del concorsone incombe un'inchiesta avviata dalla magistratura, dopo gli esposti in merito alla fuga di notizie sui quesiti della preselezione, firmati dal sindaco dell'Aquila Massimo Cialente, dalla Uil e da un gruppo di candidati. Non solo. Le graduatore finali saranno impugnate davanti al Tar del Lazio, dove sono già stati presentati sei ricorsi collettivi dai precari aquilani assunti dopo il sisma. A novembre i giudici del tribunale amministrativo non hanno concesso la sospensiva, non essendo ancora stato ravvisato il danno. Ma gli esclusi dalla preselezione mirano ora all'annullamento della graduatoria da cui saranno attinti i vincitori.

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