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Pescara, 19/12/2025
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Data: 04/01/2013
Testata giornalistica: Il Centro
Inchiesta patenti speciali sospetti sui costi delle visite. La polizia scopre che a Pescara i pazienti pagano quasi sempre il massimo

Sotto accusa la composizione della commissione: i membri sono 5 anziché 3

La commissione patenti speciali ha sede in via Pesaro, distretto sanitario di Pescara sud. La commissione, 3 membri fissi più 2 specialisti in caso di bisogno, ha l’obbligo di autofinanziarsi con i ticket dei pazienti: il costo per una visita senza specialisti è di 18,59 euro (più 9 euro da versare alla Motorizzazione civile e altri 14 per il bollo), 24,79 per una visita con psichiatra e diabetologo e 30,99 per una visita con la commissione al completo.

PESCARA «Un’altra situazione palesemente illegale alla Asl di Pescara riguarda la commissione patenti speciali». C’è scritto così sull’esposto di un sindacato della sanità che ha dato il via all’indagine della polizia sulle patenti speciali. Il reato ipotizzato è quello di truffa e l’inchiesta ruota intorno alle visite e ai costi pagati dai pazienti: a Pescara, secondo gli inquirenti, si registrerebbe un picco di visite al massimo del ticket fissato a 30,99 euro (più 9 euro da versare alla Motorizzazione civile e altri 14 per il bollo). È con questa scoperta che l’indagine, in mano al pm Gennaro Varone, si allarga e si avvicina alle prime iscrizioni sul registro degli indagati. Medici legali e il direttore sanitario Asl Fernando Guarino sono stati già ascoltati come testimoni. Una scoperta che dà la svolta all’inchiesta perché ricalcherebbe un altro passo della denuncia: «Vi è poi da annotare la partecipazione impropria dell’ingegnere della Motorizzazione civile e del medico della riabilitazione a tutte le sedute e non solo a quelle previste per legge e cioè limitatamente ai mutilati et simila diventando così componente fisso (e non al bisogno) della commissione. In questo modo», dice l’esposto, «aumenta il ticket da pagare per l’utente». La composizione della commissione diventa così un altro caposaldo dell’indagine che si intreccia alla spesa sopportata dai pazienti: la commissione è formata da 3 medici ma altri 2 componenti, un ingegnere della Motorizzazione e un medico della riabilitazione, non sono fissi e dovrebbero intervenire soltanto per valutare mutilazioni fisiche. Però, secondo l’esposto e le prime informazioni raccolte dalla polizia, i presenti sarebbero quasi sempre 5. Da qui, l’indagine vira sui soldi visto che le commissioni hanno l’obbligo di autofinanziarsi: i componenti prendono 6 euro a visita e, in media a Pescara, sarebbe possibile superare 200 controlli in una settimana con i cittadini in fila per ore. Una mole di lavoro che, in base ai primi riscontri, sarebbe una particolarità tutta pescarese: nelle altre Asl d’Abruzzo, a cominciare da Teramo, ci sarebbero meno visite e un rapporto diverso fra le commissioni senza gli specialisti medici (costo base di 18,59 euro), quelle con psichiatra e diabetologo come nei casi di patenti ritirate per uso di alcol e droga (24,79) e quelle al completo (30,99) per le disabilità. Sotto accusa anche un presunto cumulo di stipendi e gettoni di presenza e l’attività svolta negli uffici di via Pesaro. Così rivela l’esposto: «Il piano sanitario regionale prevede poi che l’attività della commissione sia svolta dai dirigenti medici della Medicina legale e non solo da uno di essi con esclusione degli altri. Viene così sottratto costantemente orario all’attività istituzionale pubblica percependo doppio compenso (stipendio Asl ed emolumenti delle commissioni)». È quasi lo stesso meccanismo che ha portato in tribunale anche 41 medici e segretari delle commissioni di invalidità.

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