Il ritorno di Marini L’ex presidente del Senato sarà capolista a Palazzo Madama, si fanno anche i nomi del ministro Barca e della deputata Concia
PESCARA Il Pd ha deciso. O almeno, ha iniziato a decidere. L’ultima parola sulle liste per la Camera e il Senato da presentare alle elezioni politiche del 24 e 25 marzo sarà presa a Roma martedì prossimo, quando il segretario Pierluigi Bersani annuncerà le candidature del suo listino in Abruzzo. Per il momento si sa che dovrebbero essere quattro i nomi della rosa nazionale. I rumors all’interno della direzione del Pd abruzzese riunita per quattro ore ieri pomeriggio, indicavano il nome certo dell’ex presidente del Senato Franco Marini (presente ieri alla riunione) che sarà capolista a Palazzo Madama. Il secondo nome del listino nazionale dovrebbe essere il terzo della lista del Senato. Il terzo nazionale sarà invece capolista alla Camera, dove ci sarà un secondo esponente del listino nazionale al quarto posto della lista. Tutti dunque, sia alla Camera che al Senato, in posizione blindata, per gli effetti della legge Porcellum. Riguardo ai nomi, a parte Marini, ieri circolava quello del ministro Fabrizio Barca, che in realtà da giorni dice che non si candida e che è più interessato al partito (su Italia Oggi lo hanno dato già sicuro segretario quando a settembre scadrà il mandato di Bersani). Terzo nome nazionale sarebbe quello della deputata Anna Paola Concia, molto impegnata sul fronte dei diritti degli omosessuali. La Concia è originaria di Avezzano, ma nel 2008 è stata eletta in Puglia. Resta il problema della quarta personalità nominata da Roma. Ieri circolava l’ipotesi che possa essere in realtà l’abruzzese Stefania Pezzopane, la donna più votata alle primarie abruzzesi e la più votata in assoluto alle primarie dell’Aquila. Se l’ipotesi dovesse avverarsi, la lista per la Camera prenderebbe un’altra forma, molto favorevole alla delegazione aquilana. Attualmente, secondo lo schema illustrato all’assemblea dal segretario regionale Silvio Paolucci, nella lista della Camera entrerebbero in ordine di apparizione: Nome nazionale, Antonio Castricone, Tommaso Ginoble, Nome nazionale, Stefania Pezzopane, Maria Amato, Vittoria D'Incecco, Giovanni Lolli, Angelo Pollutri, Stefania Ferri, Giovanni D'Amico, Camillo D'Alessandro, Lorenza Panei, Gianna Di Crescenzo. Se l’assessora Pezzopane dovesse passare nel listino nazionale, al suo posto, in quanto candidato aquilano, si trasferirebbe in quota sicura l’uscente Giovanni Lolli, oggi in posizione elettoralmente disperata. La lista dunque scorrerebbe portando al quattordicesimo posto la renziana Alexandra Coppola, forte delle sue quasi mille preferenze: «Non abbiamo fretta», commenta anche a nome dei molti giovani votati alle primarie, «e siamo consapevoli che serve fare esperienza per essere capaci di offrire risposte adeguate ai bisogni della gente. Ma siamo determinati a cambiare il modo di affrontare i temi della politica». A questo punto gli eletti abruzzesi sicuri alla Camera sarebbero Castricone, Ginoble, Pezzopane, Amato, D’Incecco (se la Pezzopane sarà in quota Abruzzo); oppure Castricone, Ginoble, Lolli, Amato, se la Pezzopane sarà in quota Roma. D’Incecco a questo punto sarebbe fortemente in bilico, perché nessuno oggi sa quali saranno i risultati ottenuti dalle nuove liste 5 Stelle e Monti. E naturalmente da Sel che gioca in alleanza col Pd e che nel 2008 non esisteva. Per il Senato il discorso è apparentemente più semplice, anche perché, in virtù del premio di maggioranza regionale, alla coalizione vincente toccheranno certamente quattro seggi. La lista abbozzata dal Pd è la seguente: Nome nazionale, Giovanni Legnini, Nome nazionale, Renzo Di Sabatino, Gianluca Fusilli, Francesca Ciafardini, Manola Di Pasquale. Gli eletti sicuri sarebbero il nazionale (cioè Marini), Legnini, il secondo nazionale (forse la Concia). Rischierebbe Di Sabatino, nonostante il secondo posto alle primarie di Teramo. Il quarto seggio del centrosinistra dovrebbe andare a Sel se il partito di Vendola supererà in Abruzzo lo sbarramento del 4 per cento.