Iscriviti OnLine
 

Pescara, 19/12/2025
Visitatore n. 750.353



Data: 07/01/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Verso il voto (Abruzzo) - Pdl a rischio di spaccatura. Centrodestra teso nel confronto sulle candidature, domani si cerca la quadra

Ipotesi di ticket tra Masci e Sospiri, sempre più forti i richiami da Fratelli d’Italia

PESCARA La «prima» ha confermato i timori. Le sollecitazioni forti del toto-liste stanno mettendo a dura prova la struttura del Pdl abruzzese ancora in tensione dopo il tira e molla estenuante di Berlusconi. Gli umori della riunione di sabato infatti non sono ancora completamente decantati, la domenica ha aggiunto - se possibile - altri mal di pancia e domani si torna al tavolo per trovare una quadra davvero molto difficile. Due i piani che mettono a rischio l’assetto del centrodestra abruzzese. Il primo sull’asse L’Aquila-Pescara.
La seconda a Pescara. Con il centrodestra di Meloni e La Russa, Fratelli d’Italia, che potrebbe raccogliere i cocci di color che son scontenti in un quadro che muta di ora in ora. Dietro Paolo Gatti, già in primissima fila, potrebbero esserci delle novità.
LA RICHIESTA DI RICCIUTI
Andiamo con ordine. Il dualismo L’Aquila-Pescara è stato posto da Luca Ricciuti sabato in piena assemblea a Pescara dove l’avanzata degli aquilani del centrosinistra (Pezzopane e Lolli salvato con l’ultimo posto disponibile) pone problemi di riequilibrio nel territorio del capoluogo dove la conferma di Piccone non è in discussione. Ma Piccone rappresenta Celano, non L’Aquila. E allora ecco il secondo per L’Aquila che ai pescaresi suona eccessivo. Perchè due all’Aquila e zero a Pescara?
IL SECONDO NODO
Qui si arriva al secondo nodo per cui a Pescara tira aria brusca tra Masci, Sospiri e Pagano. Rispetto a quello che si è sentito in assemblea, va aggiunto che Masci dice di voler mettere la sua lista civica al servizio di un progetto. Tradotto dal politichese: io ho bisogno di voi ma senza di me il Pdl ha poche possibilità di spuntarla a Pescara. Anche Sospiri è su una posizione teoricamente di forza perchè ha in mano i voti delle elezioni a segretario provinciale. Per lui ci sono anche le sirene di Fratelli d’Italia ma a questo punto a pensar «male» - cioè un ticket tra lui e Masci - non si farebbe affatto peccato tra Camera e Senato. Con Pagano che resterebbe indietro anche se il notaio Pastore ha rinunciato alla sua poltrona evitando di ricandidarsi. Difatto, l’arretramento nei sondaggi del centrodestra non lascia altre chance e spazi di inserimento. Domani aggiornamento con la riunione del provinciale di Pescara. E poi c’è sempre la «lavatrice» della verifica a Roma: una ruota dalla quale può uscire di tutto.

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it