PESCARA Grandi manovre nel Popolo della libertà, dopo la ridiscesa in campo dell'ex premier Silvio Berlusconi. Da una parte i fedelissimi del cavaliere, dall'altra coloro che annusano la sconfitta e cercano nuove strade per restare in sella. Appare ormai certo l'addio dell'assessore regionale Paolo Gatti, che dopo alcuni abboccamenti con l'Udc sembra aver sciolto le riserve ed è pronto ad approdare in Fratelli D'Italia, la nuova formazione fondata da Giorgia Meloni, Ignazio La Russa e Guido Crosetto, che sarà comunque alleata del Pdl alle prossime elezioni. Per Gatti è pronto il posto da capolista tra i candidati che correranno per la Camera. Lo stesso percorso potrebbe essere intrapreso dai consiglieri regionali Luca Ricciuti e Lorenzo Sospiri: Ricciuti rivendica una maggiore rappresentatività della componente aquilana all'interno del centrodestra ed è pronto a migrare, mentre il pescarese Sospiri, che vanta percorsi comuni con Giorgia Meloni, sembra deciso a dare l'assalto al secondo posto nella lista per la Camera. Si guarda intorno anche l'assessore regionale Alfredo Castiglione, mentre Nicoletta Verì è sempre più vicina ad abbracciare il progetto neo-montiano lanciato da Casini. La nomenclatura del Pdl berlusconiano, invece, non arretra di un centimetro: Filippo Piccone ha già in tasca il posto da capolista al Senato e anche Fabrizio Di Stefano, Paola Pelino e Fabrizio D'Ignazio parteciperanno alla corsa per Palazzo Madama. Per la Camera sono in ascesa le quotazioni dell'assessore regionale Mauro Febbo, insieme a quelle di Sabatino Aracu, Nazario Pagano e Paolo Tancredi, pronti ad assicurarsi uno scranno tra i banchi di Montecitorio. Molto dipenderà dalla capacità di tenuta del partito alle prossime elezioni.