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Data: 08/01/2013
Testata giornalistica: Il Centro
Air France-Alitalia, solo smentite. Ma la Borsa crede a una trattativa e premia la società di Colaninno. All’orizzonte c’è anche Etihad

MILANO Smentite su smentite, ma pochi ci credono almeno dalle parti di Piazza Affari. Ieri il gruppo franco-olandese Air France ha ribadito di non aver iniziato «alcuna negoziazione» per l'acquisto di «tutte o parte delle azioni di Alitalia detenute dai soci italiani». Ma la Borsa continua a premiare Immsi, il titolo della società che fa capo a Roberto Colaninno (anche lui ieri ha smentito trattative) che ieri ha messo a segno un rialzo del 17,58% a 0,58 euro scommettendo sulla possibile cessione delle quote della compagnia aerea a partire dal 12 gennaio, quando scadrà il vincolo di non cessione tra i componenti dell'azionariato. Immsi nel 2008 aveva pagato il 7,1% di Alitalia 80 milioni di euro. Per gli analisti «un'eventuale monetizzazione (anche senza premio) sarebbe una notizia positiva perché sbloccherebbe l'investimento, ridurrebbe il rischio di dover procedere a una ricapitalizzazione di Alitalia e ridurrebbe il livello di debito». Secondo le indiscrezioni che circolano in Borsa al progetto starebbe lavorando la banca d'affari Lazard, storico consulente del gruppo transalpino che già nel 2008 aveva condotto la trattativa, poi saltata per le resistenze dei sindacati e del governo. I francesi, che già posseggono il 25% delle quote di Alitalia, vogliono evitare passi falsi e soprattutto puntano a sfruttare al meglio il peggioramento delle condizioni economico finanziarie di Alitalia che perde 630mila euro al giorno. In alternativa alla probabile offerta della compagnia francese, prenderebbe corpo anche la prospettiva di un accordo con Etihad, la compagnia di Abu Dhabi con cui Alitalia ha già un accordo commerciale: questo scenario potrebbe favorire la trasformazione di Fiumicino in uno degli hub principali d'Europa ma comporterebbe la chiusura di fatto dello scalo di Malpensa che non sarebbe più l'aeroporto del nord della sempre più ex compagnia di bandiera. Ma per ora a tenere banco sono le smentite. «In seguito alle diverse indiscrezioni comparse sulla stampa, Air France-Klm conferma che non c'é alcuna negoziazione in corso sull'acquisto di tutte o parte delle azioni detenute dagli investitori italiani», ha ribadito in una dichiarazione diffusa via e-mail la portavoce della compagnia. Nel corso del 2012, il gruppo franco-olandese, per bocca dell'amministratore delegato Jean-Cyril Spinetta, aveva più volte affermato di non avere fretta di aumentare la propria quota in Alitalia. Forse anche a causa, secondo l'interpretazione dei media transalpini, di una situazione finanziaria non troppo florida, che ha già dato origine a un importante piano di riorganizzazione a medio termine, con numerosi esuberi. «I mezzi di Air France e Air France-Klm sono molto limitati in questo momento, cosa che non ci autorizza a fare molte operazioni», ha aggiunto l'amministratore delegato della compagnia francese, Alexandre de Juniac, rispondendo a una domanda sulle intenzioni del gruppo nei confronti di Alitalia durante un incontro con la stampa. De Juniac ha poi ribadito che «non ci sono trattative in corso con gli azionisti italiani», precisando di non sapere nulla su eventuali operazioni future.

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