IL BIGLIETTO dell'Ataf a un euro e 50 centesimi. Possibile già oggi, prima ancora che vada a regime la gara per l'affidamento a un unico gestore del trasporto pubblico regionale fino. L'ipotesi è confermata dall'assessore ai trasporti della Provincia, Stefano Giorgetti. Non c'è ancora alcuna decisione sull'aumento del biglietto ma il rischio che si debba ricorrere a un ritocco in tempi brevi è reale, tanto che l'argomento è già stato oggetto di confronto al tavolo con la Regione. Il motivo? Sta nel fatto che la Provincia non ha i soldi per coprire la quota di Iva. Non si tratta di spiccioli. «Circa tre milioni di euro», osserva Giorgetti. Da tempo l'ipotesi di un aumento del biglietto dell'Ataf (ora costa un euro e 20 centesimi) torna, a intervalli regolari, come soluzione per coprire una quota maggiore dei costi del servizio. Costi divenuti insopportabili in seguito ai tagli, sempre più massicci, dei trasferimenti da parte dello Stato. Lo scorso anno, per riparare alla voragine, ci ha messo una pezza anche la Regione, evitando tagli selvaggi delle linee. Nonostante la cura dimagrante - che suscita ancora proteste quotidiane da parte degli utenti - la Provincia è sempre più in difficoltà. «Abbiamo avuto una sforbiciata di 35 milioni di euro di trasferimenti sul bilancio 2012 - dice Giorgetti - è sempre più dura far quadrare i conti». Così, oggi, la Provincia non ha i tre milioni di euro per la quota e nelle medesime condizioni vi sarebbero anche le altre province toscane, tanto che nei prossimi giorni sarebbe già in programma un nuovo incontro per chiedere una mano alla Regione. Dovrebbe essere il governo regionale a trovare i soldi (tre milioni per Firenze e provincia, sedici per tutta la regione si dice) per garantire il servizio a febbraio. «Se non si trovano i soldi per l'Iva - continua Giorgetti - abbiamo di fronte due strade: o tagliare il servizio, oppure aumentare il biglietto a un euro e 50. La prima soluzione, tagliare ancora, è però impraticabile. Abbiamo già cercato di razionalizzare al massimo il servizio, non posso più tagliare - dice l'assessore - Ci arrivano ogni giorno lettere e mail di proteste che chiedono di aumentarlo, ridurlo ancora non si può». Le ultime lamentele arrivano dal Girone, per la linea 14, che non arriverebbe più nella frazione (comune di Fiesole). La decisione sull'aumento del biglietto richiede tempi stretti, poiché in attesa che venga fatta la gara regionale la Provincia si muove con il cosiddetto obbligo di servizio, prorogando cioè il contratto di servizio con Ataf di mese in mese. Gennaio è coperto, febbraio invece deve essere ancora coperto. ma la provincia non è in grado di mettere la quota Iva, da qui l'emergenza e la richiesta di aiuto alla Regione. Intanto, nessuna novità di fondo nella riunione sindacale in Ataf che si è tenuta ieri. La Rsu ha chiesto un incontro urgente con l'azienda per discutere degli esuberi. Sono 194, che erano stati annunciati dalla nuova proprietà. Ma si tratta di una partita ancora tutta da giocare.