Lo sfogo a Otto e mezzo «Non sono 100 mila euro al giorno ma il doppio»
IL CENTRODESTRA
ROMA Silvio Berlusconi conferma che non sarà il candidato premier del centrodestra. «Non per un veto della Lega- assicura- ho avanzato io questa proposta, cosa che ha facilitato il lavoro all'interno del partito di Maroni».E a Lilli Gruber, alla quale non risparmia le critiche «per le troppe domande faziose», confida di puntare non solo alla poltrona di ministro dell’Economia, ma anche a quella dello Sviluppo economico. «Lì avrei più spazio di manovra- insiste- perchè con l’attuale ordinamento al presidente del Consiglio spetta solo di stilare l’ordine del giorno del Consiglio dei ministri». Non dice però chi sarà il candidato dell’alleanza Pdl-Lega per palazzo Chigi. «Non Tremonti- assicura- comunque l’indicazione spetta al Capo dello Stato».
ALIMENTI CONTESTATI
Ma la vera rivelazione riguarda gli alimenti per la ex moglie, Veronica Lario, «alla quale devo dare non cento, ma duecento euro al giorno, come hanno deciso tre giudichesse comuniste e femministe. Ma farò appello, o troverò un accordo con lei perchè i nostri rapporti sono ottimi». Sulla giustizia, al solito, il Cavaliere si scatena. Smentisce di aver detto che «Ruby era la nipote di Mubarak» e che «tale asserzione sia stata votata alla Camera». «Avrò una piena assoluzione a Milano- profetizza- i pm si sono inventati tutto».
300 MILA EURO DI IMU
E, approfittando della critica europea all’Imu, torna ad attaccare «la politica della casa del governo Monti», rivelando di «aver pagato 300 milioni per le mie tante proprietà». Cosa che, comunque, dice di voler continuare a fare «perchè l’Imu va applicata per le residenze di lusso, anche se prima casa. L’abolizione riguarderà soltanto le fasce più deboli». Confortato dai sondaggi che danno il Pdl in crescita, Berlusconi è al lavoro sulle candidature e continua la campagna elettorale in tv. Domani sarà da Santoro. «Lì affronterò il mio amico Travaglio, del resto sono un lottatore», ironizza. Ai moderati chiede «che tornino a votare per noi, non per i piccoli partiti perchè possiamo arrivare al 40 per cento, sfiorato nel 2008».«Siamo condannati a vincere- annuncia- il centrodestra è già al 31 per cento, il Pdl da solo al 21. E con quella maggioranza potremo cambiare la Costituzione- promette- e far sì che il premier non sia solo uno spaventapasseri».La lode più sentita è per Mario Draghi «che ho messo io alla Bce». Quanto all’avversario da battere «non c’è dubbio è Bersani e le famiglie benestanti dovrebbero senz’altro dare il voto a noi, visto che il Pd vuole colpirle alzando le tasse».
L’ex premier assicura che con la Lega «c’è piena intesa», anche per quel 75 per cento del gettito fiscale che dovrebbe restare nelle regioni del Nord. «I presidenti delle regioni del Sud sono d'accordo. E’ un’ipotesi a cui siamo già molto vicini», dice.Ma per Roberto Maroni «il gettito fiscale per il Nord attualmente si ferma al 35 per cento». E ai leghisti, scontenti dell’accordo con il Cavaliere, il leader lumbard spiega che «in politica contano i fatti. Io ho firmato l’intesa per vincere non solo in Lombardia. Potremo realizzare il nostro progetto, costruirela macroregione ideata da Miglio, con Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli, con la quale potremo trattare con qualunque governo ci sarà, di destra o di sinistra».