«L'ASSESSORE Morra faccia l'unica cosa che gli rimane, si dimetta dall'incarico ed eviti di passare alla storia come l'uomo delle buone intenzioni che non contano nulla e poi spieghi agli abruzzesi chi e che cosa c'è sotto la mancata riforma della società unica dei trasporti e, sopratutto , perché, quali sono gli interessi che ostacolano un atto dovuto e necessario per la nostra Regione»: lo afferma il capogruppo del Pd in Regione Camillo D'Alessandro rispetto alla mancata riforma del Tpl: Morra nei giorni scorsi ha inviato una lettera al governatore Chiodi e al presidente del consiglio regionale Nazario Pagano per dire le cose che sono state fatte e che mancano per attuare la riforma, scaricandosi di fatto la responsabilità politica e vantando. «Morra non ci costringa a presentare una mozione di sfiducia in aula nei suoi confronti», dice il Pd. «Morra è forse l'unico nella maggioranza ad averci messo la faccia, ma per tutto il resto nessuno e dico nessuno vuole che questa riforma si faccia», incalza il consigliere regionale Claudio Ruffini, «e senza riforma sarà un anno nero per i trasporti regionali».