PESCARA L’aeroporto d’Abruzzo non raggiunge l’agognata soglia dei 600mila passeggeri, ma chiude comunque il bilancio con il segno positivo, in controtendenza rispetto all’andamento generale del mercato, raggiungendo il suo nuovo apice. Dai dati sui flussi di traffico diffusi dalla Saga, la società a prevalente capitale pubblico e che gestisce i servizi a terra, l’aeroporto chiude il 2012 a 563.184 passeggeri, il 2,4% in più rispetto al 2011 (550.062). L’obiettivo dei 600mila passeggeri ha dovuto fare i conti con l’incidenza della crisi e la Saga si deve “accontentare” di un segno positivo che di questi tempi è sempre più raro. «La recessione economica non ha inficiato la buona tenuta del traffico passeggeri», commenta il presidente Saga Lucio Laureti, «a fronte di un andamento negativo del traffico aereo nazionale ed europeo l'aeroporto d'Abruzzo raggiunge il proprio massimo storico di passeggeri e, insieme a pochi altri scali italiani, incrementa il proprio traffico». I voli lowcost hanno sconfitto probabilmente la tendenza a non spendere anche nel mese di dicembre, periodo in cui, sempre secondo i dati Saga, è stata registrata una performance positiva del 3,1%, pari a 35.905 passeggeri, rispetto ai 34.808 dello scorso anno. E ora? «Nuovo anno, nuovi step», fanno sapere dalla società, «si avvia un nuovo ciclo operativo per il 2013. Il piano di programmazione contempla novità riguardo l’aerostazione, grazie all’impiego dei fondi Fas e nuovi collegamenti in cantiere sui quali il consiglio di amministrazione sta lavorando».