TERAMO "Futuro in" abbandona il Pdl ma non il sindaco Maurizio Brucchi. I consiglieri che fanno parte dell'associazione fondata dall'assessore regionale Paolo Gatti lasciano il partito con cui sono stati eletti nel 2009 pur continuando a sostenere il primo cittadino anche in vista di una sua ricandidatura. Il nuovo gruppo consiliare, che si chiamerà proprio "Futuro in" e farà in suo esordio nella seduta di oggi, sarà formato dai già gattiani Franco Fracassa, Antonella De Luca, Giambattista Quintiliani e Alfredo Caccioni, ai quali si aggiunge Ezio Torelli. Quest'ultimo era stato eletto tre anni e mezzo fa nella lista civica "Al centro per Teramo" che fa capo all'altro assessore regionale Mauro Di Dalmazio. La rappresentanza in giunta sarà assicurata da altri due iscritti all'associazione: gli assessori all'ambiente e all'istruzione, Rudy Di Stefano e Piero Romanelli. Il ruolo del capogruppo è stato assegnato a Fracassa. «Siamo persone che fanno politica in maniera diversa», afferma, «c'incontriamo, ci confrontiamo e valutiamo insieme le scelte e le proposte che riportiamo in consiglio». Sta in quest'approccio ai problemi, secondo i gattiani, la distinzione più netta con il Pdl. «Il partito non si è mai radicato sul territorio», spiega Fracassa, «ma è sempre stato governato dall'alto». Il consigliere ricorda il mancato coinvolgimento nella scelta del capogruppo e l'imposizione dei candidati per il parlamento senza passare per le primarie. «Continueremo a occuparci di iniziative sociali e di problematiche dei cittadini come abbiamo fatto finora», conclude Fracassa, «ci distinguiamo per il contatto con la gente». Il sostegno a Brucchi anche nelle elezioni del 2014 non è in discussione. «Appoggeremo la sua ricandidatura con una nostra lista», sottolinea Caccioni, «abbiamo sempre operato con spirito costruttivo anche se dalPdl vengono proposti sempre i soliti personaggi e non c'è stata elaborazione politica». Quintiliani evidenzia il buon operato del sindaco. «Iniziamo da subito a scrivere il prossimo programma elettorale», osserva, «per dare il nostro contributo fattivo». Secondo lui il Pdl non ha funzionato come «contenitore politico» di moderati e liberali. «Questo obiettivo destinato a dare ordine, trasparenza e intellegibilità al partito», fa notare, «non è stato raggiunto». Antonella De Luca pone in risalto la solidità del gruppo. «Abbiamo creato un ambiente in cui si favorisce il confronto», chiarisce, «questa nuova esperienza è una scommessa per tutti». Anche Torelli richiama le caratteristiche di "Futuro in" che l'hanno convinto all'adesione. «E' un gruppo che fa politica in modo corretto», afferma, «senza prime donne che tentano chissà quali scalate». Secondo Di Stefano "Futuro in" dovrà dare il proprio impulso all'ulitrmo anno di amministrazione. «Abbiamo risorse scarse per le manutenzioni», annuncia, «sono pronto a subire critiche ma non faremo pagare le opere ai cittadini aumentando le tasse». Il merito dell'associazione, a detta di Romanelli, è di aver creato una rete di cittadini e amministratori sul territorio. «Il Pdl insegue i personalismi», conclude, «non è possibile mandare in parlamento gente che va solo a cogliere privilegi e a fregiarsi del titolo di onorevole».