PESCARA Sbarca in Abruzzo la nuova creatura del centrodestra. Fratelli d'Italia è il partito fondato poche settimane fa da Giorgia Meloni, Ignazio La Russa e Guido Crosetto, in seguito alla scissione dal Popolo delle libertà. Proprio la Meloni era attesa ieri a Pescara per presentare i suoi referenti nella regione, ma ha dovuto rinunciare per via dei tanti impegni che in questo ore precedono la composizione delle liste. Al suo posto è intervenuto il deputato Marco Marsilio, tesoriere della nuova formazione politica, che ha benedetto l'iniziativa dei primi aderenti abruzzesi. "Quando Alfano è stato eletto alla guida del partito avevamo iniziato a credere nel rinnovamento - spiega il parlamentare romano, di origini abruzzesi - In seguito alla cancellazione delle primarie e alla sesta discesa in campo di Berlusconi, non abbiamo ricevuto le risposte che ci attendevamo e abbiamo deciso di compiere questo passo". Dopo aver illustrato le ragioni che hanno portato alla nascita di Fratelli d'Italia, il sostituto della Meloni si proietta su temi di natura elettorale. "Purtroppo non ci sono i tempi tecnici per tenere le primarie - annuncia Marsilio - Ma le terremo in futuro e a differenza di quanto accade nel Pdl, fin da subito sarà l'Abruzzo a scegliere chi dovrà rappresentare il territorio a Roma". Musica per le orecchie del leader in pectore a livello locale, l'assessore regionale Paolo Gatti, che si è già assicurato un posto da capolista alla Camera. "E' ancora presto per parlare della composizione delle liste - si schermisce Gatti - Siamo una forza aperta a tutti, che intende dare un profilo più democratico e meritocratico al centrodestra abruzzese". L'esponente della giunta Chiodi poi confessa: "Era da circa tre anni che avevo maturato una posizione critica all'interno del Pdl, ho provato a cambiare le cose, ma purtroppo non ci sono riuscito". Gatti, insieme ai consiglieri regionali Emiliano Di Matteo e Luca Ricciuti, formerà un nuovo gruppo a Palazzo dell'Emiciclo. "Paolo è assessore, mentre Luca ed io siamo presidenti di Commissione - puntualizza Di Matteo - Non siamo certo in cerca di poltrone o contropartite e la nascita del nuovo gruppo non comporterà alcun aumento di costi per le casse pubbliche". Fratelli d'Italia giura fedeltà al centrodestra, sia a livello nazionale che in ambito locale. "Con il Pdl saremo alleati, ma in competizione - rimarca Gatti - Non avevamo scelta, perché non vogliamo essere gli utili idioti del centrosinistra e ci suscita orrore l'idea di un governo Bersani-Vendola, magari allargato a Fini. Allo stesso modo - aggiunge l'assessore - abbiamo visto all'opera il governo Monti e ci sfugge cosa abbia fatto di buono e in che cosa si sia dimostrato liberale". Più convinto e marcato il senso di appartenenza alla maggioranza che amministra la Regione. "Intendiamo valorizzare l'esperienza che tutti noi abbiamo maturato all'interno della giunta Chiodi - sottolinea Luca Ricciuti - Questa amministrazione è riuscita a cambiare davvero le cose e non a caso sono in molti a definire virtuosa la nostra Regione". L'irruzione sulla scena politica di Fratelli D'Italia è destinata a mutare anche la composizione di diversi consigli provinciali e comunali. "In queste ore siamo subissati da contatti e dimostrazioni d'interesse - assicura Gatti - Sono in movimento decine di amministratori nel Chietino e nel Teramano, e stiamo lavorando molto anche su L'Aquila e Pescara". Nel Chietino hanno già aderito il vicepresidente della Provincia, Antonio Taviani, e il consigliere Etelwardo Sigismondi. Nel Teramano, invece, 13 membri del coordinamento provinciale del Pdl hanno rassegnato le dimissioni e sono pronti a migrare. Un altro acquisto di peso dovrebbe essere quello del consigliere regionale Lorenzo Sospiri, che però continua a giocare al rialzo. E non è l'unico. In molti, infatti, in queste ore stanno valutando le prospettive del nuovo partito, provando a negoziare ruoli di rilievo all'interno del Pdl. Quel che è certo, è che per il momento non c'è ancora traccia dell'effetto trascinamento che avrebbero dovuto esercitare due ex-An di peso come Meloni e La Russa: in prima linea, in Abruzzo, ci sono quasi esclusivamente figure con storie ed esperienze maturate nell'area moderata.