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Pescara, 19/12/2025
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10/01/2013
Il Centro
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Fratelli d’Italia: siamo noi il nuovo Pdl. Gatti, Di Matteo, Ricciuti e Tavani con la Meloni: «Questa non è una listarella, competitivi in un centrodestra da rinnovare» |
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PESCARA La fascia tricolore annodata di Fratelli D’Italia fa il debutto in Abruzzo, conquistando già tre seggi in Consiglio regionale con l’assessore al Lavoro Paolo Gatti, il presidente della Commissione Lavori pubblici Luca Ricciuti, e il presidente della commissione Politiche europee Emiliano Di Matteo, tutti e tre fino a ieri nel Pdl. Nella nuova formazione c’è anche il vicepresidente della Provincia di Chieti, Antonio Tavani, di fatto presidente dopo le dimissioni elettorali di Enrico Di Giuseppantonio. Altre sono le adesioni in itinere, altre quelle già formalizzate: oggi ben 13 componenti della direzione provinciale del Pdl di Teramo (Gatti e Di Matteo in testa) presenteranno le loro dimissioni. Contatti sono in corso con altri membri pidiellini del consiglio regionale. Ieri a Pescara doveva esserci Giorgia Meloni a presentare la nuova formazione, ma l’ex ministro della Gioventù è immersa in queste ore nella preparazione delle liste e ha preferito delegare uno dei tesorieri del nuovo partito, il deputato romano Marco Marsilio. «Non siamo una listarella ma un partito competitivo anche nei confronti del Pdl», ha spiegato Marsilio, «in questo senso abbiamo una vocazione maggioritaria, perché corriamo per battere il Pdl e possiamo farlo». Per la formazione di Meloni e Guido Crosetto (ai quali si è aggiunto in un secondo momento Ignazio La Russa), sarà di fatto, con Fratelli d’Italia, una riproposizione a suffragio universale delle primarie negate da Berlusconi: «Le elezioni serviranno a stabilire chi sarà il candidato premier», precisa Marsilio. Per Gatti, da tempo molto critico rispetto alle strategie del Pdl, l’adesione a Fratelli d’Italia «è una scelta di coraggio, dettata da grande entusiasmo e decisa senza rimpianti. Aspettavamo l’opzione di un centrodestra nuovo, ma non è successo. Certo, avremmo potuto fare scelte più comode, ma abbiamo deciso di aderire a un contenitore del centrodestra con un profilo più democratico, più localizzato e meritocratico. È una sfida che poniamo al Pdl, con una competizione sana e reale. Naturalmente» ha precisato Gatti, «garantiremo grande lealtà e collaborazione al programma di questo governo regionale». Per Ricciuti, Fratelli d’Italia sarà il «valore aggiunto con cui giocheremo la partita al Senato». La questione delle liste è stata appena sfiorata da Gatti, che ha preferito non anticipare candidature. È però molto probabile che l’assessore sarà capolista del partito alla Camera, mentre Ricciuti sarà probabilmente capolista al Senato, sulla base del principio, espresso da Marsilio, che devono essere i territori a esprimere i candidati. Nelle condizioni elettorali date, un seggio alla Camera potrebbe risultare dal gioco dei resti nazionali, mentre è molto più difficile che scatti il seggio al Senato. L’arrivo di un nuovo gruppo politico in Consiglio regionale (Di Matteo ha precisato che non ci saranno aggravi di costi per l’istituzione) spariglia ancora di più un quadro che appare profondamente diverso da quello del 2008. Di pochi giorni fa è l’annuncio della formazione del gruppo consiliare di Centro democratico con due transfughi dell’Idv (Paolo Palomba e Lucrezio Paolini) , che faranno gruppo con l’unico consigliere dell’Api, Gino Milano.
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