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Data: 10/01/2013
Testata giornalistica: Il Centro
Imu, nessuno la vuole più Ecco le ricette elettorali. Anche Monti propone ora di cambiare l’imposta. Berlusconi la vuole cancellare Pd e Sel: abolirla fino ai 500 euro e far pagare chi ha case per un milione e mezzo

MILANO L'imposta municipale unica, la tassa sugli immobili residenziali e commerciali, a pochi giorni dall'inizio della campagna elettorale è già completamente orfana. Non c'è esponente politico, ivi compreso lo stesso premier uscente oggi candidato della coalizione di centro, che non abbia già annunciato di volerla modificare o in alcuni casi cancellare, seppur con alcune cautele. La posizione più confusa, oggettivamente, sembra proprio quella del nuovo centro. Centro-Monti. I leader del Cdu, a cominciare da Casini, sono forse i più cauti. Il capogruppo alla camera Gian Luca Galletti ritiene che «l'Imu sulla prima casa vada legata al reddito e le rendite catastali aggiornate come già previsto dalla delega fiscale che il Pdl ha bloccato al Senato». Lo stesso premier uscente ha detto di essere stato costretto a reintrodurre la tassa sulla casa ma di essere pronto a rivederla per raggiungere una maggiore equità. Pd-Sel. La coalizione di centrosinistra è più netta: l'Imu non può essere abolita ma sicuramente deve essere sottoposta ad un profonda correzione di rotta. Il primo passo secondo il Pd è l'esenzione dell'Imu sulla prima casa fino ad un imposta di 500 euro, il che significherebbe cancellare l'imposta sul 45% delle famiglie, con un mancato gettito da 2,8 miliardi. Le coperture arriverebbero da un aumento delle aliquote per le prime abitazioni dal valore catastale superiore ai 1,5 milioni. Ma l'asse del progetto condiviso, a quanto risulta anche da Sel, è quello di completare la riforma del catasto e poi affidare esclusivamente ai sindaci il compito di decidere chi e quanto far pagare. Il tutto all'interno di un piano complessivo di natura fiscale che prevede di abbassare le imposte sul lavoro e far salire quelle sulle rendite finanziarie. Grillo-M5S. Sul Blog di Beppe Grillo si legge che bisogna «fermare l'Imu», che è «incostituzionale», come lo era la «vecchia Ici». In base alla Costituzione, articolo 53, ricorda il comico lanciato in politica, «Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività». Da questo deriva che le «tasse vanno pagate in proporzione alla capacità contributiva di un cittadino e subordinate a un regime di progressione che deve tener conto della posizione sociale e dell'occupazione del contribuente». Nel programma economico del movimento nessun cenno, però, al tema dell'Imu. Pdl. La linea l'ha dettata, come sempre, Silvio Berlusconi: tra i primi provvedimenti che il nuovo governo adotterà, in caso di vittoria del Pdl, ci sarà «l'abolizione dell'Imu, ma non per le case di lusso», ha annunciato l'ex presidente del consiglio. «Anche se sono prima casa, resterà l'Imu da pagare. Io che ho case piuttosto grandi, fortunatamente, continuerò a pagare», ha scherzato il leader del Pdl. Ancora più pasdaran molti esponenti di punta del Pdl: «L'abolizione dell'Ici era possibile, così come oggi è possibile l'abolizione dell'Imu attraverso una tassazione degli alcolici, dei giochi - ha detto Maria Stella Gelmini - possiamo anche trovare una copertura alternativa attraverso un accordo con la Svizzera, che il governo Berlusconi stava quasi per definire prima della caduta del suo governo attraverso l'impegno dell'allora ministro Romani». Ingroia-Arancioni. Un programma elettorale della coalizione “Rivoluzione Civile” capitanata da Antonio Ingroia ancora non c'è ma l'ex pm ha già detto che in merito alla tassa sulla casa si deve ridurre in ogni modo possibile l'iniquità provocata dai governi precedenti. «Non metterei sullo stesso piano - ha dichiarato Ingroia - l'Imu della prima casa del ricco imprenditore e della giovane coppia che si sobbarca un mutuo ventennale. Le tasse devono essere pagate in proporzione ai patrimoni di ciascuno. Il sistema è iniquo e deve essere modificato». Ferrero, leader di Rifondazione che fa parte della coalizione, ipotizza l'abolizione dell'Imu e l'introduzione di una patrimoniale «sulle grandi ricchezze, vale a dire i beni immobiliari di valore superiore al milione di euro».

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