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Pescara, 19/12/2025
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Data: 15/01/2013
Testata giornalistica: Il Tempo
Diaspora vastese nel Pdl. L’Udc finisce nei... Casini. Candidature contestate Tavani e Sigismondi aderiscono a Fratelli d’Italia. Nell’Unione di centro annunciate iniziative eclatanti

CHIETI Una conferenza stampa per dire addio al Pdl, aderire a Fratelli d’Italia e precisare che «il partito padronale non ha funzionato». A tenerla ieri a Vasto sono stati Antonio Tavani, vicepresidente della Provincia di Chieti e candidato al Senato con Fratelli d’Italia, Etelwardo Sigismondi, consigliere provinciale, e Marco di Michele Marisi, responsabile di «Giovani in movimento», l’associazione che raggruppa i movimenti giovanili di centrodestra. «L’obiettivo - ha sottolineato Tavani - è prendere un voto in più del Pdl per esprimere il nostro candidato premier, che è Giorgia Meloni. Queste elezioni rappresentano per il centrodestra delle vere e proprie primarie. La prima novità è che le liste per Camera e Senato di Fratelli d’Italia le fanno gli abruzzesi e non si fanno a Roma». Dal Pdl all’Udc che, come anticipato nell’edizione di ieri, ha deciso a livello regionale, dopo l’assemblea di domenica sera a Pescara, di autospendere tutte le strutture locali e i referenti delle stesse, a cominciare dai comitati provinciali. Come dire che, stando così le cose, il partito in Abruzzo non esiste più, sgretolato sull’altare delle candidature di Giorgio De Matteis (Camera) e Nicoletta Verì (Senato) imposte dall’alto dal segretario Pierferdinando Casini «calpestando l’Abruzzo» - è stato detto dinanzi a 150 persone dal presidente dimissionario della provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio. In un documento è stato ratificato un «disimpegno politico» rispetto ai candidati prescelti e - cosa più importante - è stato chiesto un incontro chiarificatore urgente al presidente Rocco Buttiglione e al coordinatore nazionale Lorenzo Cesa «al termine del quale potrebbero essere decise iniziative eclatanti». Sul fronte dei Montiani, Berardo Rabbuffo, capogruppo di Fli in Consiglio regionale, e Maurizio Teodoro, dirigente regionale di Futuro e libertà, avendo appreso solo dal web e dalla stampa della propria candidatura al Senato nella lista Monti, fanno sapere che la notizia è priva di fondamento in quanto i propri nomi - affermano - «sono stati utilizzati arbitrariamente ed inseriti in un elenco mai concordato».

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