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Data: 16/01/2013
Testata giornalistica: Il Mattino
Tagli al trasporto pubblico locale - Cstp, nuovo scontro sui tagli

Faccia a faccia a Palazzo Sant'Agostino tra l'assessore provinciale ai trasporti, Luigi Napoli e una delegazione di sindacati e lavoratori del Cstp, presente anche il capo del collegio dei liquidatori Mario Santocchio. Sul tavolo sempre la questione del taglio da cinque milioni al settore del trasporto pubblico locale, ipotizzato dalla famosa delibera provinciale numero 339. Napoli ha insistito nel ribadire che si tratta di un atto di indirizzo e non attuativo, dettato dall'esigenza di rispettare il patto di stabilità e figlio dei possibili tagli a livello nazionale. Ma soprattutto ricorda che «nella delibera è specificato che ci vorrà l'autorizzazione della Regione». Un passaggio francamente poco chiaro, visto che spulciando tra le pagine della delibera non se ne trova traccia. A ogni modo, da palazzo Santa Lucia rimbalza un possibile «pollice verso», già mostrato in risposta a una richiesta ufficiale venuta da un'importante azienda di trasporto. I sindacati, però, non abbassano la guardia. Se i tagli dovessero partire, la situazione si riverberà sul futuro del Cstp, con meno corse, linee accorpate e un servizio sempre meno capillare. «La nostra posizione è chiara - dice Gerardo Arpino - chiediamo che la delibera non venga attuata. Se così non fosse, sarebbe in ginocchio tutto il trasporto pubblico salernitano e non soltanto il Cstp». Garanzie più solide, invece, sull'impegno a ricapitalizzare, che però non è stato ancora formalizzato da parte della Provincia, mentre l'ente proprietario di maggioranza il Comune di Salerno, ha deliberato la ricapitalizzazione già durante l'ultimo consiglio comunale, il mese scorso. «La delibera - dice Napoli - sarà votata nel prossimo consiglio provinciale, tra il 26 e il 27 gennaio». Durante la seduta, sarà votata anche la bigliettazione diretta che per il momento si affiancherà a quella di Unico Campania, un sistema che permetterà di aumentare i ricavi dal traffico, nonostante la corsa unica costi il dieci per cento in meno, perché diretti (e non redistribuiti dal consorzio) e - grazie agli autisti che potranno vendere i biglietti a bordo - di contribuire a combattere il fenomeno dell'evasione. Cstp e Sita avrebbero già manifestato l'intenzione di aderire, sarà però necessario che anche il Comune di Salerno voti una delibera analoga. Intanto oggi si discute anche della cassa integrazione, che si affianca al taglio del 7 per cento in busta paga deciso nell'accordo tra sindacati e azienda e sancito dal recente referendum tra i lavoratori. «Abbiamo ricevuto dall'assessore regionale al Lavoro Nappi - dice ancora Napoli - l'autorizzazione alla cig in deroga per 120 unità, ma ne richiederemo solo 80. Solo nell'eventualità di nuovi tagli da parte della Regione, partiremo con il piano B, ovvero con la richiesta per le altre unità. Il piano sarà presentato alla prossima assemblea dei soci, il 31 gennaio». Un piano alternativo che prevede, oltre ai tagli ai costi del personale, anche l'accorpamento di alcune linee e il taglio di circa il dieci per cento dei chilometri attualmente percorsi dal Cstp. All'assemblea dei soci dovrà essere sottoposto anche il piano concordatario da presentare al tribunale, con il quale i liquidatori dell'azienda di trasporto vogliono provare a uscire dalla palude di un un debito di quasi 37 milioni di euro.

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