PESCARA Per Abruzzo e Molise sarà un anno ad alta intensità elettorale. I cittadini delle due regioni, in alcuni casi, si recheranno alle urne per ben tre volte nel giro di dodici mesi. Oltre alle politiche, infatti, sono in programma i rinnovi dei due Consigli regionali e di numerose amministrazioni comunali. Il fitto calendario di impegni elettorali inizierà il 24 e il 25 febbraio con le tanto attese elezioni politiche. Sarà un appuntamento decisivo per le sorti del Paese, vista la delicata stagione che l'Italia sta vivendo a livello economico e sociale. Eppure, a meno di quaranta giorni dall'election day, la gran parte dei partiti è ancora in alto mare. Finora soltanto il Movimento 5 Stelle, il Partito Democratico e Sel hanno definito le rose dei propri candidati. C'è ancora tempo fino al 21 gennaio e nei cinque giorni che restano a disposizione proseguiranno le febbrili trattative in seno ai partiti, che dovranno contemperare le ambizioni personali degli esponenti politici, con la necessità di schierare gli uomini giusti alla casella di partenza. Le politiche di febbraio, inoltre, subiranno l'accorpamento con la nuova tornata per le regionali, che si terranno anticipatamente in due regioni di grande rilievo, come la Lombardia e il Lazio, ma anche nel Molise. Gli abitanti delle province di Isernia e Campobasso, infatti, torneranno a votare in quanto il risultato delle regionali del 2011, che aveva decretato la vittoria del candidato del centrodestra Michele Iorio, è stato invalidato sia dal Tar che dal Consiglio di Stato per evidenti ed accertati vizi formali. I contendenti principali sono gli stessi di due anni fa: Michele Iorio per il centrodestra, Paolo Di Laura Frattura per il centrosinistra e Antonio Federico per il Movimento 5 Stelle. C'è anche la lista civica Costruire Democrazia, che candida Massimo Romano. I sondaggi, al momento, assegnano a Di Laura Frattura un vantaggio di circa sei punti su Iorio, ma il quadro è estremamente fluido e potrebbe mutare nelle prossime settimane. I cittadini non avranno un attimo di respiro e già a primavera torneranno a votare per il rinnovo di 26 Consigli comunali in Abruzzo e di 14 amministrazioni comunali in Molise. In Abruzzo, tra i comuni che andranno al voto, solo Sulmona supera i 15 mila abitanti. Le elezioni interesseranno anche Alba Adriatica, Atri e Cepagatti, che hanno oltre 10 mila residenti, mentre gli altri centri presentano una popolazione al di sotto di tale soglia. In Molise, invece, tutte le attenzioni saranno puntate su Isernia, uno dei due capoluoghi di provincia il cui Consiglio comunale è stato sciolto in seguito al pronunciamento del Consiglio di Stato, che ha accolto i ricorsi presentati dall'avvocatura dello Stato e dal consigliere di centrodestra Andrea Galasso. Andranno al voto anche altri due Comuni della regione dotati di un bacino elettorale piuttosto consistente: Venafro e Larino. Dulcis in fundo, tra la fine dell'anno e l'inizio del 2014, si terranno le elezioni regionali anche in Abruzzo. Il mandato della giunta Chiudi scade a dicembre, ma non è ancora chiaro quando si andrà al voto. In base ai dettami dello Statuto, spetta al presidente della Regione, sentiti il presidente del Consiglio e quello della Corte d'Appello, indicare la data delle elezioni, che deve comunque essere compresa tra i trenta giorni antecedenti e i tre mesi successivi allo scadere del mandato. Nel 2008 si votò il 15 e il 16 dicembre, dunque le elezioni dovranno necessariamente tenersi tra il 16 novembre del 2013 e il 15 marzo del 2014. Chiodi e Pagano sembrano propendere per febbraio, per evitare che la campagna elettorale sia offuscata dalle festività natalizie e magari prendere ulteriore tempo al fine di consolidare la rimonta del Pdl. Il centrosinistra, invece, con in testa il Pd e l'Idv, vorrebbero votare già a dicembre. Toccherà a Chiodi decidere, ma la strada che porta alle regionali è ancora lunga e molte cose potrebbero cambiare. Quel che è certo è che i posti per il prossimo Consiglio regionale in questi giorni sono merce viva, particolarmente utile nei negoziati tra le segreterie di partito e gli esclusi dalle politiche. Il presidente in carica, Gianni Chiodi, è pronto a correre per una storica conferma. Sul fronte opposto lo sconfitto del 2008, il dipietrista Carlo Costantini, ha già fatto sapere che vorrebbe rinnovare la sfida. Dovrà fare i conti, però, con le ambizioni di vari esponenti del Partito Democratico: sia il segretario regionale, Silvio Paolucci, che il senatore uscente, Giovanni Legnini, guardano infatti alla presidenza della Regione Abruzzo.