Prima neve e prime polemiche per le condizioni di forte criticità del tratto autostradale dell’A/24 che di ieri mattina ha subito un brusco stop alla circolazione per diverse ore. L’autostrada è rimasta bloccata, nel tratto compreso tra L’Aquila e Roma. Auto e camion fermi in tutto il tratto, specialmente all’altezza del ponte di Pietrasecca, dove decine di automobilisti sono rimasti bloccati a causa dei mezzi pesanti rimasti in panne. Nel pomeriggio autostrada chiusa per due ore a causa di un incidente che ha coinvolto tre tir. Strada dei Parchi addossa tutta la responsabilità agli automobilisti dicendo: «Il blocco è stato causato da alcuni automobilisti che si sono fermati irregolarmente a montare le catene da neve, sebbene l’entità della precipitazione nevosa non rendesse in quel momento necessaria la loro installazione. L’imprudente decisione di questi automobilisti ha completamente "tappato" l’autostrada. Si è così formata una lunghissima coda che ha bloccato il transito di tutti i veicoli, impedendo anche ai mezzi spazzaneve di Strada dei Parchi e alle pattuglie della Polizia Stradale di muoversi per raggiungere il blocco». Tutta colpa degli indisciplinati automobilisti per la società autostrade, ma dello stesso parere non sembrano essere chi in quel caos ci si è trovato. «Ritengo questo l’ennesimo, inaccettabile episodio di inefficienza della società concessionaria», ha detto il sindaco Cialente. «Che io ricordi, e mi piacerebbe sbagliarmi, prima dell’avvento di questo gestore, anche in caso di abbondanti nevicate, vi era la certezza che l’autostrada fosse percorribile».E nel caos di ieri mattina, sono rimasti bloccati anche Giovanni Lolli e il consigliere comunale, Ettore Di Cesare. «Stavo venendo all’Aquila, a un certo punto tutto bloccato, i tir si sono messi di traverso e una volta arrivati gli spazzaneve hanno avuto delle serie difficoltà a passare». Dello stesso avviso, Di Cesare, che ha detto: «Dopo Carsoli, era il caos completo. Le nevicate erano previste eppure gli spazzaneve sono passati in ritardo». Disagi e ritardi: nonostante le tariffe aumentino il servizio peggiora.