L’AQUILA «Un ennesimo, inaccettabile episodio di inefficienza della società concessionaria». Così, il sindaco Massimo Cialente ha definito ieri il blocco per alcune ore dell’A-24. «Lo scorso anno, a seguito delle eccezionali nevicate che si registrarono nel mese di febbraio, la città dell’Aquila, completamente agibile nelle sue strade, rimase isolata per ben 3 giorni sempre a causa della chiusura dell’autostrada A-24. Che io ricordi, e mi piacerebbe sbagliarmi», afferma Cialente, «prima dell’avvento di questo gestore, anche in caso di abbondanti nevicate, vi era la certezza che l’autostrada fosse percorribile. Al contrario nel 2009, nel 2010, nel 2012 e, per ancora una volta ieri, l’A-24 ha registrato chiusure e rallentamenti al traffico, con gravi disagi agli automobilisti. Disagi che ledono l’immagine della città. Il tutto in presenza di nevicate non certo eccezionali. Il Comune, per la gestione delle sue strade e ai fini del Piano neve, dispone di 17 mezzi e 25 persone. Mi chiedo di quanti mezzi e di quante unità disponga la società Strada dei Parchi per assicurare il servizio di pulizia dei 150 chilometri a rischio neve. È arrivato il momento di verificare, in prefettura, il Piano neve della società concessionaria, così come viene esaminato e “passato al microscopio” quello di Comuni e Province. Ricordo che l’autostrada Roma-L’Aquila è quella con il più alto pedaggio in Italia. Vergogna, questa, giustificata dal fatto che un’autostrada di montagna ha costi di gestione molto alti e maggiori delle altre. Con quello che paghiamo possiamo pretendere, dunque, un servizio assolutamente efficace».