Verso le comunaliI moderati pronti ad allearsi schierando come candidato sindaco il preside Di Paolo
Anche i moderati si organizzano. Il polo moderato tenta di diventare "grande centro". Ambisce al ruolo di terza forza, decisiva nelle prossime vicende elettorali tra la coalizione di centrosinistra e il Pdl, per la conquista di palazzo San Francesco. L’aggregazione che vede uniti Partito socialista, Udc, Sulmona democratica e Rialzati Abruzzo sarebbe pronta a proporre come candidato sindaco Massimo Di Paolo, preside del Liceo scientifico "Fermi" e assessore alle politiche sociali nella Giunta guidata dal sindaco Franco La Civita. Il nome del preside Di Paolo, espressione di Sulmona democratica, movimento in gran parte composto da dissidenti del Pd, sarebbe stato già vagliato sul tavolo dell’aggregazione centrista riscuotendo grande consenso, in attesa però di essere presentato ufficialmente alla città solo dopo le primarie del centrosinistra o forse anche soltanto dopo le elezioni politiche di febbraio. Eppure i giochi nel polo centrista non sarebbero già chiusi. Non tutto il movimento Sulmona democratica sarebbe concorde sul nome del preside ed ex assessore. Una parte del movimento punterebbe infatti ad avanzare, a tempo debito, la candidatura del consigliere comunale Mimmo Di Benedetto, che finora però ha sempre smentito questa ipotesi, guardando piuttosto con favore alla candidatura del capogruppo socialista Luciano Marinucci. La candidatura del capogruppo del Psi godrebbe dell’importante sostegno dell’Udc. Regista della candidatura socialista e perciò fautore anche dell’adesione del partito di Nencini al polo di centro sarebbe stato il consigliere provinciale Andrea Gerosolimo. L’impegno profuso già da mesi da parte dell’esponente del partito scudocrociato avrebbe come obiettivo non solo la realizzazione di un soggetto moderato forte, ma anche il conseguente consenso da riscuotere successivamente, in caso di una sua candidatura nelle prossime elezioni regionali. E il polo centrista sarebbe vicino ad aggregare anche alcuni esponenti di spicco del Pdl. I nomi circolati con più insistenza in questi giorni sono quelli del presidente del Consiglio comunale, Nicola Angelucci e del capogruppo consiliare Donato Di Cesare. I due esponenti Pdl non disdegnerebbero un’aggregazione moderata alternativa sia alla destra che alla sinistra, archiviando l’esperienza compiuta con l’attuale maggioranza guidata dal sindaco Fabio Federico. Ma il centro per quanto grande non può essere uno solo. Un secondo distinto polo moderato sarebbe invece quello annunciato già qualche tempo fa e che vedrebbe insieme il capogruppo consiliare dell’Api, Filadelfio Manasseri, il capogruppo consiliare Udc, Luigi Rapone e l’ex presidente della Provincia e per un periodo vice sindaco nella Giunta Federico, Palmiero Susi. Anche in questo caso non c’è ancora accordo sul candidato sindaco. Probabilmente si spiano le mosse dei competitori e si preferisce andare avanti senza fretta. Infine nel centrodestra resta in piedi l’ipotesi di puntare dritto ad un secondo mandato per il sindaco Fabio Federico. Ma per dire l’ultima parola su questa ipotesi bisognerà attendere l’esito della formazione delle liste parlamentari del Pdl. Perchè da quella vicenda che interessa direttamente la deputata Paola Pelino potrebbero scaturire novità per l’evoluzione dei giochi elettorali nel Pdl.