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Data: 17/01/2013
Testata giornalistica: Il Centro
Lazio, verso lo scontro Meloni-Storace

L’esponente di “Fratelli d’Italia” tentata dal candidarsi contro l’ex governatore scelto dal centrodestra

ROMA È gelo nel Lazio tra Pdl e gli ex di “Fratelli d’Italia”. Dopo il via libera del Pdl, arrivato con un tweet, alla candidatura di Francesco Storace, Giorgia Meloni sta sempre più seriamente pensando di correre da governatrice, aprendo un altro fronte nel centrodestra. «Rispetto a ieri, quando a Porta a Porta ho detto di essere rimasta basita per i metodi usati nell’individuazione della candidatura di Storace - ha spiegato oggi - non è cambiato nulla, del Pdl non ho sentito nessuno. Tra stasera e domani, visto che il tempo stringe, deciderò se correre per la Regione Lazio». «Quello che mi lascia basita, e che è uno dei motivi per cui me ne sono andata dal Pdl - ha aggiunto la cofondatrice di Fratelli d’Italia - è che le decisioni non possono essere prese via twitter. La politica deve tornare ad essere vera, così come le decisioni che devono coinvolgere tutti». D’altra parte Meloni aveva anche appoggiato l’eventuale candidatura a governatrice del Lazio della deputata del Pdl Beatrice Lorenzin, «giovane, capace e molto radicata sul territorio. In Italia però questi sono considerati limiti. Anche se mi auguro che Lorenzin non sia stata esclusa per questo». «Una volta che il Pdl ha scelto come candidato Storace - dice intanto Fabrizio Cicchitto - siamo tutti impegnati a sostenerlo anche perchè la capacità di lavoro politico e la combattività del candidato presidente alla Regione Lazio è ben nota». La polemica tra gli avversari diretti Storace e Nicola Zingaretti, in corsa per il centrosinistra, si è accesa invece sul fronte della sanità. “Nei giorni scorsi sul mio giornale ho documentato la storia del debito sanitario: 10 miliardi lasciati dalla mia amministrazione sono una balla perchè sono vent’anni che si portano appresso», ha sottolineato Storace replicando alle critiche del Pd. «Nell’ amministrazione successiva alla mia - prosegue Storace - ce ne sono stati 9 di miliardi di disavanzo. La differenza è che noi abbiamo aperto ospedali che erano chiusi. Il vero spreco è tenere queste strutture chiuse». Zingaretti ha invece lanciato, durante un’assemblea con gli operatori di un centro di neuropsichiatria infantile, la sua sfida per un nuovo modello di sanità. «Noi - accusa infatti - abbiamo avuto chi della contabilità e dei conti se n’è fregato lasciando i “buffi” da pagare ai posteri, o chi ha fatto valere solo il rigore della contabilità, con noi si volterà pagina».

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