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Pescara, 19/12/2025
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Data: 17/01/2013
Testata giornalistica: Il Centro
Cronista del Tg1 “ruba” atti in tribunale. Entra nelle stanze incustodite, il servizio va in onda nel telegiornale delle 20 davanti a otto milioni di telespettatori

TERAMO Succede durante una delle udienze per l’omicidio di Melania Rea, quando al tribunale di Teramo entrano decine di giornalisti catapultati da testate nazionali. Succede che durante un lungo pomeriggio il cronista del Tg1 Alessio Zucchini, in attesa della fine di una interminabile udienza all’imputato Salvatore Parolisi (poi condannato all’ergastolo in primo grado ), si introduca in un ufficio al primo piano, sbirci tra i fascicoli, ne prenda uno, esca nell’atrio, si muova per qualche metro e rientri senza che nessuno lo fermi. Dopo mesi il tutto finisce in un servizio in onda nell’edizione delle 20 del telegiornale di martedì, quella seguita da milioni di telespettatori. Si parla dello scandalo scoppiato nel tribunale di Napoli dove una maxi inchiesta che ha portato alla scoperta di decine di dipendenti pagati per far sparire fascicoli e far saltare processi e di come sia facile accedere agli archivi del palazzo romano che ospita la Cassazione. Immagini che vogliono raccontare di quanto sia semplice entrare nelle stanze segrete dei palazzi di giustizia. «Sia nelle grandi città che in quelle piccole di provincia» chiude il giornalista. Il giorno dopo il servizio del Tg1 il presidente del palazzo di giustizia teramano Giovanni Spinosa annuncia una ispezione amministrativa interna per capire che cosa sia veramente successo. Spinosa, il magistrato che da pm a Bologna ha indagato sulla banda della Uno Bianca, preferisce non fare dichiarazioni. I primi accertamenti disposti, intanto, sono velocissimi e permettono già una prima ricostruzione da parte degli uffici del tribunale. Secondo questa versione si tratta di fascicoli appartenenti alla sezione lavoro provenienti in gran parte dal tribunale di Giulianova (sede distaccata per cui il ministero ha annunciato la chiusura) e in quel momento appoggiati in una stanza contigua alla sezione civile, tutti documenti in attesa di essere spostati nella loro sede definitiva. Fascicoli definitivi destinati all’archivio generale, ma che in quel momento erano stati sistemati in quella stanza al primo piano perchè erano in corso dei lavori avviati per ricavare i nuovi spazi che dovranno ospitare i vari settori di Giulianova. Una sistemazione provvisoria, dunque, ricavata vicino ad una cancelleria. Va precisato che per accedere a tutti gli archivi presenti nel palazzo di giustizia servono le cosiddetti chiavi di lettura che hanno solo i vari responsabili. A questo si aggiungono gli archivi rotanti introdotti ormai da qualche anno. Il tribunale teramano, opera in cemento armato citata nei libri di storia dell’arte come una delle più importanti dell’architetto Gianfranco Caniggia, ha compiuto trent’anni di vita. Il progetto generale è del 1963, l’esecutivo si è sviluppato tra il 1964 e il 1970, mentre l’edificio è stato inaugurato nel 1982.

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