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Data: 18/01/2013
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
«Autostrada chiusa, danno alla città». Cialente sollecita il Prefetto la verifica dei piani neve della concessionaria

L’associazione Civiltà Italiana contro lo «scaricabarile»

L’AQUILA È un tiro a segno quello che da più parti si è innescato contro la Società Autostrada dei Parchi, alla luce e all’indomani, delle gravi inefficienze che hanno portato alla paralisi del traffico veicolare, in occasione della prima nevicata intensa della stagione. Critiche che arrivano dagli automobilisti rimasti letteralmente intrappolati per ore nella morsa della presumibile inefficienza, ancor prima che della neve, infuriati a ragione per il comportamento della società gestrice. Una rabbia ancora più marcata dopo che Autostrada dei Parchi ha di fatto scaricato la responsabilità dell’accaduto al comportamento inadeguato degli utenti, tutti i soggetti coinvolti a vario titolo nel pastrocchio dell’altro ieri mattina, hanno manifestato la mancata prontezza d’intervento dei mezzi spazzaneve che hanno comportato il blocco della circolazione per diverse ore in un tratto autostradale montano che dovrebbe rispondere ancora più prontamente, a situazioni di questo genere. Sulla questione è intervenuto anche il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente che dopo la paralisi alla circolazione, ha preso carta e penna e ha deciso di scrivere al nuovo Prefetto Alecci. «In seguito ad una precipitazione nevosa, per ben due volte e per ore, l’autostrada A24 - scrive Cialente - è rimasta chiusa al traffico creando inverosimili disagi agli automobilisti intrappolati, nonché un danno grave sia all’immagine di una città che di fatto resta isolata per 10 centimetri di neve. Le chiedo pertanto - aggiunge il primo cittadino - di poter approfondire con la concessionaria qual è l’effettivo piano neve e come viene attuato, considerando anche l’attenzione che codesta prefettura mette costantemente in atto per verificare i piani antineve. Personalmente - conclude il sindaco, con una nota polemica - credo sia incredibile che un tratto di circa 50/70 chilometri di autostrada a maggior rischio neve, divenga costantemente rischio per automobilisti e mezzi pesanti. Ritengo che da parte della società di gestione si debbano applicare maggiori misure preventive quali spargimento abbondante, ripeto abbondante, di sale e l'impiego di un numero maggiore di mezzi». Sull’episodio è intervenuta anche l’associazione «Civiltà Italiana» che dice: «Ieri la società concessionaria ha dimostrato ancora una volta quanto sia scarsa la sua capacità di gestione della viabilità: chiusura della A24 tra Carsoli e Tagliacozzo per due ore in mattinata e nel pomeriggio sullo stesso tratto a causa della prima neve. Dai disagi degli automobilisti allo scaricabarile delle responsabilità: se gli amministratori locali - continua la nota - imputano il tutto alla cattiva gestione della Strada dei Parchi, i concessionari si difendono additando la condotta di guida degli utenti. Per quanto singoli episodi possano essere stati causati da conducenti poco attenti, il problema è ricorrente e più generale: neve e gelo non sono mai stati una grossa sorpresa negli inverni abruzzesi e puntualmente ci si ritrova con autostrade chiuse, con fondo ghiacciato o coperto di neve. Non rimane che da chiedersi dove vanno a finire i soldi del pedaggio e provare a immaginare cosa potrebbe combinare la Strada dei Parchi con la sua grande capacità organizzativa se si trovasse a gestire la rete stradale di Paesi in cui le condizioni climatiche sono ben più rigide rispetto alle nostre, come Svezia, Danimarca, Finlandia o Norvegia in cui, tra l’altro, le autostrade sono gratuite».

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