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Pescara, 19/12/2025
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Data: 18/01/2013
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
Peggiora la qualità dell’aria. Un bus su tre è fuorilegge. Il 30% dei mezzi della Gtm non potrà più circolare in base alla normativa Ue. Contro le polveri sottili le giornate ecologiche non bastano più

L'aria in città è sempre più inquinata (dieci superamenti di Pm10 nei primi 11 giorni dell'anno) e il Comune è chiamato a programmare le ordinanze di chiusura del traffico. Ma lo stop forzato, necessario per rispettare le normative nazionali in materia di ambiente e salute pubblica, provocherà altri disagi. Il 30% del parco macchine della Gtm, 40 su 120, non potrà circolare poiché è formato da bus Euro 0, Euro 1 ed Euro 2, "fuorilegge" rispetto a quelli abili e arruolati di nuova generazione, Euro 4 ed Euro 5. L'anno scorso l'iniziativa dell'Amministrazione, con tre giovedì consecutivi di chiusura totale nel centro e nell'immediata periferia, ebbe un eccellente riscontro anche se da sola non poteva risolvere il problema delle polveri sottili. Quest'anno, invece, con l'ostacolo dei bus obsoleti l'assessore alla Mobilità Berardino Fiorilli dovrà rimodulare l'ordinanza sulla base dei minori mezzi pubblici a disposizione. Un bel guaio perché se da una parte si chiede ai cittadini di lasciare a casa l'automobile e di prendere il bus per non inquinare, dall'altra si rischia di rimanere completamente appiedati con una disponibilità ridotta dei bus Gtm. Tutto questo avviene mentre il Wwf chiede misure per l'oggi (chiusure totali) e per il domani (parcheggi di scambio in periferia). Il Pd con Antonio Blasioli invoca «almeno il lavaggio delle strade soprattutto nei pressi di scuole, ospedale, uffici. È dimostrato che nei giorni successivi al lavaggio le polveri depositatesi sull'asfalto non tornano in circolo abbassando sensibilmente il livello degli inquinanti. Attiva ha le macchine idonee per quest'operazione e mi auguro che l'Amministrazione la faccia effettuare in fretta». Legambiente, infine, conferma i dati negativi di Pescara, al terzo posto delle città del Centro-Sud e 22esima a livello nazionale sulle 95 monitorate al termine del 2012. In tutto sono 51 le città, tra le 95 monitorate da Legambiente, nell'ambito della classifica «PM10 ti tengo d'occhio», che hanno sforato i 35 giorni di superamento (limite massimo consentito) del valore medio quotidiano di 50 microgrammi per metro cubo stabilito dalla legge. In assoluto, il top dell'inquinamento atmosferico si è verificato ad Alessandra (123 superamenti), scendendo al Sud, Napoli è ventesima con 85 seguita da Cagliari con 64 e Pescara che ha collezionato 62 giorni di superamento, davanti ad Ancona (61), Roma (57) e Palermo (55). Dimostrati scientificamente anche i rischi per la salute: il primario di neurofisiopatologia Gaetano Silvestre e il pediatra ematologo Alessandro Di Marzio dell'ospedale Spirito Santo hanno più volte sottolineato l'incidenza che la cattiva qualità dell'aria provoca sui propri pazienti, specie sui bambini colpiti negli ultimi anni da gravi malattie respiratorie.

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