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Data: 18/01/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Beppe Grillo infiamma piazza Martiri a Teramo

Teramo sotto una fine pioggerellina accoglie il leader del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo con boati d’approvazione: il più sonoro quello rivolto a Equitalia e ai politici che in due anni dovranno andare via, «basta con gli inciucetti», urla stretto tra un impermeabile bianco ed una folla che gli stessi organizzatori benedicono nel numero di tremila (e altrettanti in streaming). Non manca il tuffo finale dal palco verso i suoi fans che lo fanno fluttuare come una rock star. Attacca con le donne, quelle del Movimento che saranno in parlamento con una larga rappresentanza (il 55%) e conclude ammonendo la folla che «sì, bisogna dedicare ore al proprio lavoro, ma il resto va agli altri». È pure messianico: «Andate e spargete il verbo anche se so che è rischioso votare M5S perché avrete delle grane sul posto di lavoro». Poi il format è quello solito, forse con l’eccezione dell’intervento sulle ultime vicende belliche in Africa: «Io non sono in guerra col Mali». Un ancoraggio con la realtà è quando salgono sul palco gli operai della Sogesa in cassa integrazione, tutti e tre avevano indosso una tuta bianca. Attorno la platea, composta da giovani e anziani, era ipnotizzata. Incita i Teramani a farsi chiamare «populista e demagogo» e in coro tutti gli rispondono. Il suo tono s’impenna quando affronta il tema dei «nostri figli laureati che lavorano nei call center a 400 euro: i romani avevano più rispetto degli schiavi». Poi il solito canovaccio: banche, Monti «che si è sfiduciato da solo», il digital divide siamo dietro la Tunisia per la velocità di download», normative astruse «che poi nascondo i 2,2 miliardi di euro sottratti alla sanità per caccia e Tav». «Vogliamo il cambio di civiltà» è il suo acuto finale. I suoi giovani lo sostengono. Il candidato alla camera, il pescarese Gianluca Vacca, 39 anni, avvocato, insegna lettere e discetta sull’etimologia di «polis». Racconta la sua avventura in Regione quando per ricevere lumi sul versante emergenza rifiuti e discariche «il consigliere Pagano non ha saputo delucidarmi». L’altra candidata (al Senato), Enza Blundo, si presenta come madre di tre figli («è difficile esserlo di questi tempi»). Riporta le problematiche della sua città: «L’Aquila, stremata; ci si sono arricchiti i furbi; a Natale c’erano anziani al freddo, senza le caldaie». «Vogliamo diventare più intelligenti- conclude Grillo- ma ci lasciano davanti a Vespa».

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