ROMA L’elettore radicale, che alle ultime elezioni regionali vide Emma Bonino perdere per 50.000 voti contro Renata Polverini, potrebbe questa volta - pur essendo libertario, abortista, garantista - dare il proprio consenso a Francesco Storace candidato presidente del Lazio? Potrebbe benissimo, dice Pannella. Non potrebbe mai, dice Bonino. Ed Emma e Marco, la coppia più inossidabile della politica italiana, rischia di saltare proprio sulle scelte elettorali nel Lazio. Ha cercato per decenni di andare sempre d’accordo, ci sono riusciti sempre anche quando d’accordo in realtà non erano, lei ha sofferto l’invadenza di lui ma è sempre stata capace di resistere, lui è sempre stato incombente ma non ha mai portato fino all’eccesso (come gli capita con altri soggetti) il suo egotismo decisionale. E adesso sarà Storace a interrompere una lunga emozione e sbrecciare un sodalizio così? La divisione c’è, ed è evidente.
TORRE ARGENTINA
Ieri il partito si è riunito nella sede di Torre Argentina, e metà si è schierato con Marco mentre l’altra metà (o forse un po’ di più) ha sposato le ragioni di Emma. Decisione? Sospesa. Che cosa si farà? Un bel problemaccio. Che nasce da una serie di dati di fatto. Uno è l’invito di Storace: «Se i Radicali vogliono un taxi per il Lazio, io non ho pregiudiziali». Un altro è il rifiuto del Pd. Che ha escluso dalle liste proprio quei radicali - i consiglieri laziali Berardo e Rossodivita - che avevano sollevato il caso di Batman Fiorito e del sistema generale dei rimborsi allegri nella Regione.
IL PRESSING DI MARCO
Nella riunione di ieri, Pannella ha insistito assai: «Dobbiamo essere presenti nel voto a tutti i costi. Le nostre battaglie le conoscono tutte, si tratta di un patrimonio impossibile da cancellare e certamente l’alleanza con Storace non lo intaccherebbe. Noi rimaniamo noi». E comunque, vada come vada, si racconta che Pannella in queste ore vada ripetendo a tutti: «Io voto Storace». A lei le risulta, Storace? «A me, fa molto piacere. Sono onorato». Di fatto, nonostante Emma, le trattative tra alcuni radicali e l’aspirante governatore sono in corso. La Destra di Storace, in tutta l’Italia, sta dando una mano a raccogliere le firme per le liste dei pannelliani. I quali non solo sono fuori dall’alleanza con Zingaretti nel Lazio ma ieri anche con Ambrosoli in Lombardia è saltata qualsiasi ipotesi di apparentamento.
IL CAVALIERE
Non c’è nulla di Berlusconi che possa essere digerito dalla Bonino. Tra Pannella e Silvio la storia è diversa. Al punto che il leader del Pdl sarebbe pronto ad aprire all’alleanza con i Radicali, e addirittura - ma in questi frangenti l’esibita generosità di Berlusconi è senza limiti - dice che vedrebbe bene Pannella come ministro della Giustizia. Bonino la vuole candidare invece Ingroia al Senato, ma lei non accetterebbe mai questo tipo di compagnia giustizialista. Resta il fatto che Emma e Marco, anche a giudicare dai pretendenti che li corteggiano, sono ormai agli antipodi.E il web ieri si è messo a tifare per Bonino.