PESCARA Cominciamo dagli assenti. Non c’era Franco Marini, impegnato a Roma. Non c’era il direttore e senior partner di McKinsey, il renziano Yoram Gurgeld, rimasto a Milano per pilotare la delicata uscita dalla società di consulenza. Tutti presenti gli altri 19 candidati abruzzesi del Pd per le elezioni politiche alla presentazione delle liste nella sala grande del museo delle genti di Pescara. La sala che ospita la Pupa, quella del Ballo della Pupa, a cui in Abruzzo proprio in questi giorni si dà fuoco, mentre danza per augurare fecondità alla terra, agli uomini, alle donne e agli animali. E ora anche alle urne. Il Pd s’aspetta un raccolto fecondo il 24 e 25 febbraio, dopo il ballo dei 70mila delle primarie. «Noi siamo già pronti, mentre gli altri sono ancora lì percorrendo l’autostrada per Roma a caccia di posti, senza passare per una delle sedi di partecipazione che noi testardamente abbiamo voluto», ha detto il segretario regionale Silvio Paolucci. Che aggiunge: «La nostra lista nasce dalle primarie, l’ordine di lista ne rispetta i risultati». Con un elemento che Paolucci ritiene decisivo: «I nostri capilista alla Camera e al Senato sono gli abruzzesi Giovanni Legnini e Stefania Pezzopane, «segno più evidente che per la prima volta si inverte un ordine di relazione: non c’è più una classe politica che va con il cappello in mano a Roma, ma c’è una classe dirigente che è classe dirigente nazionale». E’ «l’Abruzzo che conterà nell’”Italia giusta” di Bersani», ha concluso Paolucci riprendendo lo slogan del segretario nazionale. «Arriviamo in Parlamento con una unità, compattezza, solidarietà niente affatto scontate», ha spiegato Legnini, «e con il governo Bersani l’Abruzzo potrà contare di più e riprendersi un ruolo che aveva smarrito». Per l’Abruzzo significherà anche lasciarsi alle spalle una «legislatura che si aprì con uno scippo di risorse, come i 162 milioni per l’ammodernamento della linea ferroviaria Pescara-Roma». Tra gli impegni dei parlamentari abruzzesi del Pd Legnini ha indicato come priorità le questioni dell’etica pubblica e del lavoro. Quella delle infrastrutture, delle politiche industriali e della ricostruzione. «Ci sarà da sottoscrivere una specie di contratto con il nuovo Governo, perchè in Abruzzo si rischia l’isolamento, vedi il porto di Pescara, l’alta velocità che ci ha tagliato fuori, ma anche investimenti per la banda larga», ha concluso Legnini. Sul tema della ricostruzione il Pd avrà a Senato la capolista Stefania Pezzopane: «Con la mia candidatura», ha spiegato, « il Pd ha voluto lanciare due messaggi: il primo è che con le donne il partito fa sul serio; l’altro messaggio riguarda L’Aquila: il Pd sceglie di dare alla vicenda aquilana un valore nazionale». Anche per Pezzopane al centro dell’azione politica devono esserci il lavoro e lo sviluppo «perché c’è il rischio che un’intera generazione di giovani resti ai margini del processo produttivo». Nel suo saluto Anna Paola Concia ha ricordato le origini avezzanesi: «Restituirò a questa terra ciò che mi ha dato».