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Pescara, 19/12/2025
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Data: 18/01/2013
Testata giornalistica: Il Centro
Patenti speciali, indagati convocati in procura. L’inchiesta sulla presunta truffa dei ticket sulle visite, dopo il blitz al distretto polizia e pm Varone chiamano la presidente della commissione e il medico legale

PESCARA Saranno interrogate la prossima settimana le prime due indagate nell’inchiesta sulla presunta truffa delle patenti speciali. Dopo il blitz di ieri, con 4 poliziotti che hanno passato al setaccio gli uffici di via Pesaro 50, gli agenti della sezione di polizia giudiziaria e il pm Gennaro Varone vogliono accelerare le indagini: a metà della prossima settimana, il presidente della commissione patenti speciali Adelina Di Biagio e il medico legale Giuliana Iachini saranno interrogate. Documenti al setaccio. Ieri, in procura, è cominciato l’esame della documentazione portata via dal distretto: cumuli di documenti che i poliziotti stanno controllando per cercare eventuali riscontri. Tutto ruota intorno ai costi dei ticket delle visite dei pazienti. A Pescara, per gli investigatori, si registrerebbe un picco di visite al massimo del ticket di 30,99 euro (più 9 euro da versare alla Motorizzazione civile e altri 14 per il bollo): alla cifra di 30,99 euro si arriverebbe perché, secondo i primi atti dell’indagine, la commissione si riunirebbe quasi sempre a organico completo. La commissione è formata da 3 medici ma altri 2 componenti, un ingegnere della Motorizzazione e un medico della riabilitazione, non sono fissi e dovrebbero intervenire soltanto per le mutilazioni fisiche, in base all’esposto di un sindacato della sanità che ha fatto scattare l’inchiesta. Adesso, i poliziotti sono impegnati a contare quanti sono davvero i mutilati visitati dalla commissione e non è escluso che siano chiamati a testimoniare anche i pazienti. Alcuni avrebbero già contattato gli investigatori. Viaggi a Teramo. L’indagine sulle patenti speciali arriva mentre continuano le proteste dei pazienti e si apprende che in tanti hanno scelto di rinunciare a rinnovare la propria patente a Pescara per andare a Teramo. Lettera-sfogo. Una di loro è Lucia D’Alonzo, 62 anni di Penne, che, in una lettera aperta al presidente della Regione Gianni Chiodi e inviata anche al Centro, racconta tutti i disagi incontrati: «Ho pagato le visite che sono risultate tutte valide all’ammissione ma, poi, mi sono dovuta rinchiudere in casa per un lungo periodo di rinunce», scrive D’Alonzo riferendosi al mancato rinnovo della patente speciale a Pescara, «ora, però, sono vittoriosa ancora: ho fatto debiti, girovagato, rifatto tutte le visite a pagamento tra Penne, Giulianova e Teramo, ma ora sono felice di riavere la mia patente presa alla commissione di Teramo. La cortesia, affabilità, prontezza e rispetto per i disabili sono grandi quanto grande sei tu, Gianni, che li guidi e impartisci compiti per una migliore e sana gestione a nostro favore e pagando meno». La lettera si chiude così: «Spero di avere giustizia per quanto mi hanno fatto soffrire e non sono l’unica».

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