PENNE Gli aumenti dei costi dei servizi di pre e doposcuola non sono andati giù ai genitori degli alunni che frequentano le scuole Giardini e Paratore. Ieri mattina una cinquantina di genitori sono andati in municipioper protestare contro il sindaco Rocco D’Alfonso che, dal 2013, ha deciso di togliere il contributo del Comune per i servizi scolastici. Gli istituti, dovendo fare a meno del sostegno dell’ente, hanno affidato in toto alla operativa “Cerbiatto” la gestione del tariffario pre e dopo scuola. Le famiglie degli alunni pennesi, così, si sono viste aumentare i costi per mandare i propri figli a scuola. Il costo per il servizio di pre e doposcuola è stato fissato a 18 euro mensili a bambino, mentre il costo del trasporto è rimasto invariato: 1 euro per il primo bimbo e 0,90 per il secondo. Prima, quando il Comune contribuiva a finanziare i servizi, le famiglie che pagavano il servizio trasporto per i propri ragazzi non erano costrette a pagare anche il pre e doposcuola. Oggi, invece, chi arriva a scuola con lo scuolabus prima dell’orario d’inizio delle lezioni, anche solo per tre minuti, è costretto a pagare il servizio dio pre e doposcuola. «Addirittura», hanno raccontato alcune mamme,«alcuni bimbi non sono stati fatti entrare a scuola perché i propri genitori non avevano ancora pagato il servizio alla cooperativa. E’ una cosa vergognosa». «Le scuole devono sempre rimanere aperte ai bambini. Non devono assolutamente verificarsi situazioni simili», ha sottolineato il sindaco D’Alfonso prima di chiarire la posizione del Comune per quel che riguarda lo stop ai finanziamenti per i servizi scolastici. «Per quel che riguarda il servizio scolastico, da parte nostra, purtroppo, abbiamo dovuto fare un passo indietro per rispondere ai correttivi richiesti espressamente dalla Corte dei Conti». Le mamme, comunque, sono infuriate e hanno ribadito più volte la propria intenzione di non voler pagare simili cifre per ottenere i servizi scolastici per i propri figli. «Le mie tasche stanno risentendo tanto di questa situazione, ci sentiamo abbandonati. Prima nel servizio trasporto era compreso anche il pre e doposcuola, oggi invece paghiamo entrambi i servizi. Io mi rifiuto», ha detto una signora durante la protesta. I due presidenti dei consigli d'istituto delle scuole interessate, dopo aver sottolineato l'assenza alla riunione del dirigente scolastico Angelo Capotosti, si sono detti pronti a convocare nei prossimi giorni un tavolo di lavoro con i rappresentanti della cooperativa Cerbiatto, che gestisce pre e doposcuola, il dirigente scolastico e con autisti dei pullmini. «E inconcepibile il tariffario stabilito per i servizi scolastici. Prima il costo del trasporto era di di 1 euro per il primo figlio e 0,90 per il secondo e il pre e doposcuola erano compreso. Oggi, invece, si dovrebbe pagare 18 euro a bimbo al mese più il biglietto del pulmino, indipendentemente dalla frequenza e dalla fascia oraria», ha detto un’altra mamma di due bimbi che frequentano la scuola Paratori.