ROMA Silvio Berlusconi attacca Monti a testa bassa. «Il governo tecnico ha agito con maggiori poteri di quello fascista. Ha usato il decreto legge anche per cose ordinarie», ha detto ieri sera l’ex premier a «Italia domanda» su Canale 5. Poi ha rincarato la dose: «L’esecutivo dei cosiddetti tecnici ha applicato acriticamente quella politica del rigore a una economia che non era in crescita e l’ha portata dentro una spirale recessiva pericolosa», ha detto l’ex premier. «L’aumento delle tasse ha portato ansia e paura nelle famiglie - ha proseguito Berlusconi - al di là della tredicesima succhiata dallo Stato per pagare l'Imu, quella politica ha determinato un fattore psicologico che riduce i consumi». Il leader Pdl si è concesso anche qualche battuta come quella sul contratto che lui sottoscriverà con gli italiani «mentre Mario Monti lo farà con i tedeschi».
Berlusconi è stato molto severo, al limite dell’iperbolico, anche su presidente della Camera e suo ex alleato Gianfranco Fini. «Se ne andò per fondare un piccolissimo partito, che raggiunge a malapena l'1 per cento - ha sottolineato Berlusconi - Un suicidio politico, dietro la promessa di diventare premier di una maggioranza di centrosinistra».
I PARTNER EUROPEI
Durante la trasmissione il leader del Popolo delle Libertà si è poi difeso dalle domande sui pessimi rapporti del suo governo con gli altri partner europei e mondiali. «Sono tutte storie inventate per la lotta politica che ha approfittato di una tempesta finanziaria per far fuori un avversario politico - ha sottolineato - Le cancellerie europee e americana non ne potevano più? Una favola metropolitana. Io sono amico dei leader dei paesi più importanti al mondo: Putin, Bush, sono in buonissimi rapporti con Obama che ha dichiarato di apprezzare tantissimo Berlusconi». E la freddezza dimostrata in più occasioni dal Cancelliere tedesco Angela Merkel? Forse dipendeva da una sua pesante battuta sul suo fisico? «Non è vera quella battuta - si è difeso Berlusconi - Non ho mai fatto nessuna battuta così nei confronti della Merkel né nei confronti di nessun’altra signora». Infine il Cavaliere boccia il sostegno italiano all’azione francese in Mali: «In questo momento mi asterrei».
Dall’estero all’interno: «Ho sperato in Renzi, ma il Pd lo ha messo da parte». Ingroia? «Mi dà i brividi nella schiena». E Benigni? «É divertente ma sulla Costituzione sbaglia, ora va cambiata». Infine, le liste elettorali: i nomi che circolano «non rispondono al vero. Me ne occuperò da domattina (oggi,ndr)». E poi «è la legge - ha sottolineato Berlusconi - che dice che vince la coalizione che mette insieme il maggior numero di liste. Io ne ho con me 13? Il trenino c’è di qui e c’è di là: solo che di qui è il trenino della libertà, di là il trenino delle tasse».