CARAMANICO E’ stato parcheggiato per circa due anni nel piazzale dello stabilimento dell'Arpa a Pescara. Da qualche giorno il piccolo bus di 24 posti Unimog Mercedes a trazione integrale è stato finalmente riassegnato alla linea montana Caramanico Sant’Eeufemia. Durante tutto questo tempo i sindaci dei due centri, Mario Mazzocca e Francesco Crivelli, hanno più volte sollecitato la Regione a rendere disponibile il mezzo e a ricollocarlo in servizio, per le strette esigenze rappresentate dai tracciati delle strade di montagna soprattutto nel periodo invernale. Quel bus fu assegnato all'Arpa dalla Protezione civile nel 1992 per l'espletamento dei servizi di linea lungo la tratta Sant'Eufemia-Caramanico Terme. Successivamente, nel mese di gennaio 2011 il mezzo è stato ritirato dal servizio e depositato, funzionante ma inutilizzato, negli spazi della rimessa di Pescara. I due primi cittadini sono nuovamente tornati alla carica per ottenere la concessione di quel mezzo, ritenuto indispensabile per le strade innevate, dopo la vicenda della caduta del masso sulla strada regionale 487, che ha costretto a chiudere l'arteria e deviare la circolazione stradale su collegamenti interni angusti e non certo percorribili con i normali autobus di linea. L'Arpa per circa due settimane non ha potuto garantire collegamenti con Sant'Eufemia, fortunatamente solo per due settimane fino alla rimozione del macigno e il ripristino della sede stradale nel tratto di Fonte Grande. «Rispetto alle nostre sollecitazioni», affermano i due sindaci, «hanno avuto finalmente prevalenza le ragioni di un doveroso sostegno alle necessità delle nostre comunità che vivono in montagna tutto l'anno e che vanno trattate alla stregua di tutte le altre». Il mezzo è stato collocato nel terminal caramanichese di località Vallocchia che rappresenta un sorta di scalo per completare la linea per Sant’Eufemia. Qui i passeggeri scendono dal normale autobus per salire sull'Unimog che garantisce una maggiore sicurezza per la percorrenza. «Lo scorso anno», ricordano Mazzocca e Crivelli, «in occasione dello stato di emergenza neve dichiarata fra l'altro dopo 72 ore, chiedemmo l’immediata riattivazione del servizio con quel mezzo, ma non ci fu concesso nonostante il perdurare dello stato di disagio. Abbiamo da sempre rappresentato», concludo i due sindaci, «alla Regione l'inopportunità della dismissione di quel veicolo. Oggi non escludiamo che il servizio possa essere svolto tutto l'anno e non solo nel periodo invernale».