PESCARA La lingua batte dove il dente duole. Si capisce allora perché la presentazione delle liste di Fli per la Camera dei deputati sono soprattutto una nuova occasione per prendere le distanze da ciò che è accaduto in quella dei montiani al Senato, dove si corre senza simboli ma dove il partito di Gianfranco Fini e Daniele Toto ha ancora il mal di pancia per la candidatura di Nicoletta Verì: sui banchi del Pdl in Regione fino all'altro ieri, ora catapultata lassù, in cima alla lista per Palazzo Madama al fianco di Paola Binetti. Qualcosa che ricorda molto da vicino ciò che sta accadendo in casa dell'Udc dopo la contestatissima candidatura di Giorgio De Matteis, ex Mpa, imposta dalla segreteria nazionale.
IL FORTE MALUMORE
Toto, che oltre a guidare il partito nella veste di coordinatore regionale è anche parlamentare uscente e sarà capolista di Fli alla Camera, non usa giri di parole per spiegare cosa è accaduto al tavolo romano quando è arrivato il turno dell'Abruzzo: «La valutazione sulle candidature è stata oggetto di un confronto molto duro. Abbiamo posto un problema: non è possibile che nelle nostre liste ci sia il presidente della commissione sanità, uno dei terreni dove il nostro partito ha fatto le sue battaglie più dure in Consiglio regionale». E a poco è servita la mossa di Nicoletta Verì di annunciare le sue dimissioni dalla stessa commissione. Futuro e libertà continua a giudicare quanto meno singolare il riposizionamento dell'ultima ora di Nicoletta Verì nello schieramento dei montiani, mentre Maurizio Teodoro parla di occasione persa: «Siamo una squadra e continueremo a comportarci come tale, ma al Senato avevamo tutti i numeri per giocare una grande partita. Così non è, e per noi è stato un momento di gravissima difficoltà. Spero non lo sia anche per l'Abruzzo». Al fianco di Daniele Toto siedono anche Daniela Stati e Bernardo Rabuffo. La prima guarda già al prossimo appuntamento delle regionali e pone un quesito agli alleati dell'Udc: «L'amico De Matteis è contro il Pdl? Già domani in Consiglio regionale occorrerà dire una parola di verità su questo, perché sino a ieri, a me che gli siedo a fianco, non era del tutto chiara la sua posizione». De Matteis non vuole commentare, per il momento, e guarda avanti. Per Rabuffo l'impegno è di formare un polo moderato «alternativo a Berlusconi». E sul percorso di Fli torna a parlare il coordinatore Daniele Toto, sottolineando le caratteristiche dei candidati per la Camera che seguono sotto il suo nome: «Non è stato facile comporre questa lista. E' la più competitiva che c'è oggi in giro, fatta di tanti amministratori, professionisti, giovani e in alcuni casi ragazzi dell'84 e dell'86. Il vero rinnovamento passa da qui, non dagli slogan. Ora si apre la vera partita che non si fermerà qui: la nostra cavalcata passerà dal Comune di Pescara (dove è in ballo la mozione di sfiducia al sindaco firmata da Pignoli, ndr) per raggiungere la Regione». Ecco la lista completa dei candidati di Futuro e libertà per la Camera dei deputati: Gianfranco Fini, capolista di bandiera, Daniele Toto, Daniela Stati, Mirco Velluto, Giuseppe La Rana, Filippo Sichetti, Silvio Tavoletta, Renato Ranieri, Carmine Cappelletti, Roberto Ferraioli, Patrizia Toro, Mariantonietta Salvati, Danila Pompilii, Anna Rita Racanò.
IL FRONTE UDC
Sul fronte dell'Udc arrivano le prime analisi sullo strappo della direzionale nazionale con la classe dirigente locale: da un anno Cesa e Casini invitavano il partito commissariato a celebrare il congresso regionale. Non si è fatto, badando solo ai riposizionamenti personali. Puntuale e inevitabile è arrivato il colpo di spugna.