PESCARA Carlo Costantini alla Camera, Alfonso Mascitelli al Senato. Saranno i due esponenti dell'Italia dei Valori a guidare le liste di Rivoluzione civile in Abruzzo. Il movimento che fa capo ad Antonio Ingroia ufficializzerà le candidature per il Parlamento soltanto dopo avere depositato le liste, dunque non prima di lunedì mattina. Sino a quella data l'ordine è di restare con le bocche cucite.
IL FATTORE ABRUZZO
Antonio Di Pietro ottiene dunque il massimo risultato sperato in quell'Abruzzo dove è stato sempre di casa, lì a un tiro di schioppo dalla sua Montenero di Bisaccia. E non era affatto scontato per un partito ai primi vagiti che in poche settimane ha dovuto mettere insieme molte anime, dall'Idv a Rifondazione, ai Verdi, ai Comunisti italiani, passando per i movimenti civici e ambientalisti. Nella regione dei parchi l'Italia dei Valori ha però un peso specifico che non poteva essere sottovalutato dai tavoli romani. Primo, il risultato a due cifre ottenuto alle regionali del 2009, quando proprio a Costantini fu chiesto il sacrificio di abbandonare lo scranno della Camera dove era stato eletto un anno prima per guidare la coalizione di centrosinistra, poi sconfitta da Gianni Chiodi. Costantini raccolse l'ordine di scuderia così come ha fatto anche negli ultimi mesi svolgendo incarichi delicatissimi in Lazio e nelle Marche.
NESSUN PASSO INDIETRO
Mascitelli è il coordinatore regionale e senatore uscente dell'Italia dei Valori. Nei giorni scorsi si era detto pronto a fare un passo indietro, consapevole che il ritorno in Parlamento di Costantini avrebbe chiuso le porte alla sua candidatura bis in un movimento dove, per definizione, bussava con forza anche la società civile. Ma anche per lui vale il discorso sul compagno di partito. Mascitelli è stato infatti attivissimo nella legislatura che sta per concludersi: più volte presente davanti ai cancelli delle fabbriche che chiudevano i battenti; componente delle commissioni Bilancio e Affari regionali di Palazzo Madama, vice presidente della commissione d'inchiesta sul servizio sanitario presieduta da Marino. Anche a Mascitelli sarebbe stato difficile dire no.
CENTRO DEMOCRATICO
Movimenti di rilievo anche al centro. Il consigliere regionale Gino Milano, dall’Api passa al Centro Democratico diventando coordinatore regionale per l'Abruzzo. Lo rendono noto i coordinatori nazionali di Cd, Bicchielli e Formisano. «È imminente l'avvio della campagna elettorale - dicono gli esponenti del movimento fondato da Bruno Tabacci e Massimo Donadi - e Centro Democratico dovrà essere protagonista della scena politica in regione».