«Così vince Teramo» è lo slogan scelto da Renzo Di Sabatino, candidato teramano per il Pd al Senato (è in quarta posizione), che ieri mattina ha presentato ufficialmente la sua candidatura in vista delle elezioni del 24 e 25 febbraio. «Sarò il lobbista dei teramani- ha esordito Di Sabatino - da senatore mi batterò per portare avanti ogni idea, proposta, progetto utile a ridar voce ad un territorio tradito come quello teramano, che ha pagato i calcoli di una classe politica, quella del centrodestra targata Berlusconi, più attenta alle carriere personali che ai problemi. La mia sfida sarà restituire dignità e risorse a una provincia che ha ricevuto solo promesse ma pochi fatti. Quando nel 2008 un gruppo di politici teramani guidati da Gianni Chiodi fu scelto per governare l'Abruzzo, da teramano, sono stato orgoglioso. Mai avrei pensato che proprio dei teramani tradissero le aspettative dei loro concittadini».
A sostenere Di Sabatino, oltre a diversi sindaci del territorio (Luciano Monticelli di Pineto, Franchino Giovannelli di Alba Adriatica, Vincenzo Di Marco di Castellalto, Orazio Di Marcello, di Mosciano Sant'Angelo, Tonino Di Giustino di Pietracamela, Alessandro Di Giambattista di Montorio al Vomano, Giuseppe D'Alonzo di Crognaleto) ed esponenti Pd, anche la campionessa di pattinaggio artistico Deborah Sbei e l'avvocato Gennaro Lettieri, che ha descritto Di Sabatino come «un uomo nuovo capace di rompe gli schemi, un candidato teramano al Senato non più imposto dall'alto». Di Sabatino ha elencato le sue priorità. «Innanzitutto - ha affermato - è necessaria un'iniezione di risorse per rilanciare crescita e sviluppo. Ad esempio, servono 20 milioni per far ripartire la Val Vibrata. Le istituzioni teramane, insieme a sindacati e imprenditori, hanno costruito un Piano di rilancio per il distretto vibratiano. Ora servono i finanziamenti».
La sanità è un altro argomento su cui si è concentrato Di Sabatino. «Mi batterò per modificare la legge che oggi non prevede concorsi per la scelta dei dirigenti delle aziende sanitarie e per graduatorie trasparenti e basate sul merito per i primari». Il segretario provinciale del Pd Robert Verrocchio ha infine sottolineato l'importanza delle primarie per la scelta dei candidati: «Sono molto soddisfatto delle candidature che abbiamo presentato, nomi non catapultati dall'alto ma scelti in modo democratico».