PENNE Non si placa la rabbia dei genitori degli alunni che frequentano le scuole Giardini e Paratore per l’aumento dei costi per i servizi pre e doposcuola. Dopo l’incontro, più o meno acceso avuto in settimana in Comune, alla presenza del sindaco Rocco D’Alfonso, dell’assessore al bilancio Valeria Di Luca, dell’assessore all’istruzione Paride Solini e dei rappresentanti d’istituto delle due scuole, i genitori non sono ancora tranquilli e non credono che la situazione di disagio possa sbloccarsi facilmente almeno per quest’anno. Il Comune, infatti, dopo aver tolto il proprio contributo ai servizi scolastici e aver dato tutto in mano al dirigente scolastico, non sembra poter far più di tanto per andare incontro alle esigenze delle famiglie. A bloccare l’impegno economico dell’Ente vestino, come ha anche sottolineato il sindaco D’Alfonso nel corso della riunione di giovedì 17 gennaio, è stata soprattutto la necessità di dover rientrare nei parametri finanziari richiesti dalla Corte dei Conti. La gestione del servizio pre e doposcuola è stata affidata dalle istituzioni scolastiche alla cooperativa il Cerbiatto che ha fissato il nuovo tariffario a 18 euro mensili per ogni bambino, a 15 euro in caso di secondo figlio. Il costo del trasporto, invece, è rimasto invariato rispetto al passato, 1 euro per il primo figlio e 0,90 per il secondo. A far infuriare i genitori, comunque, pare sia soprattutto il fatto che anche i bimbi che prendono il bus e arrivano pochi minuti prima dell’inizio delle lezioni sono costretti a pagare il pre e doposcuola. Ad infervorare la polemica per i servizi pre e doposcuola è stato anche il fatto che alcuni bimbi, i cui genitori non avevano pagato il servizio pre e doposcuola, non sono stati fatti entrare nella struttura scolastica prima del suono della campana. «I genitori hanno preso atto che ogni elemento organizzativo, comprese le tariffe, andrà discusso con l’istituzione scolastica», ha detto l'assessore Solini.