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Pescara, 19/12/2025
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Data: 20/01/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Barca: «Centro storico si parte il 21 marzo» Il ministro traccia la «road map» della ricostruzione

Ora c’è una data: la ricostruzione del centro storico partirà a primavera, il 21 marzo. E dunque sarà affare del governo che uscirà dalle urne. Nonostante questo il ministro uscente della Coesione Territoriale, Fabrizio Barca, ha voluto informare gli aquilani di quello che sarà probabilmente il suo ultimo provvedimento in materia in un’intervista concessa a Riccardo Iacona, in onda stasera a Presadiretta su Rai3. Un colloquio nel quale l’inviato speciale del governo Monti per la ricostruzione conferma ufficialmente il via alle operazioni. Si è entrati anche nei particolari delle operazioni: «Tra quaranta giorni - ha spiegato il ministro - annunceremo con il sindaco Cialente una road map in cui indicheremo con precisione edificio per edificio i tempi del bando di gara, dell’inizio dei cantieri e della consegna dei lavori». Individuati anche i primi immobili: «Si partirà con gli edifici pubblici - ha illustrato Barca - cominceremo a giugno con il teatro San Filippo e subito dopo con il Palazzo Del Governo, che sarà sede della Provincia». È stata affrontata anche la spinosa questione dei fondi, quella sui cui si sono concentrate le preoccupazioni del territorio. Il ministro, come aveva già fatto più volte in passato, ha assicurato che «i soldi ci sono, anzi i soldi non sono mai stati un problema perché oltre a quelli che erano stati già messi prima che intervenissimo noi, c’è un miliardo e 200 milioni di euro che abbiamo stanziato a dicembre». Quello di Barca sarà una sorta di lascito alla città, l’ultimo tassello di un lavoro durato oltre un anno: «Prima che io me ne vada - afferma il ministro - ci sarà la road map con tanto di targhe appese sugli edifici, perché la gente dell’Aquila sappia quale parte della città ricomincia a vivere. La stessa cosa succederà per gli edifici privati». Non è mancato qualche accenno polemico, in particolare sui ritardi dell’operazione. Alla domanda sul perché la ricostruzione del centro storico non sia ancora cominciata, il ministro Barca risponde che «l’errore principale è stata la gestione non democratica della ricostruzione. Adesso invece ne abbiamo riconsegnato ai sindaci il potere e la proprietà». Nella stessa intervista il ministro rivendica che la ricostruzione leggera è molto avanti. «In questo momento - dice - sono rientrate all’Aquila 39 mila delle 67 mila persone che erano fuori casa. Siccome spesso si fa l’esempio positivo delle Marche, voglio dire che le persone rientrate all’Aquila sono il 59%, una percentuale più alta di quelli che alla stessa data erano rientrate nelle loro case nelle Marche».

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