CHIETI «Disimpegno nella campagna elettorale in vista delle Politiche del 24 e 25 febbraio poiché ci si sente in dovere di difendere l’onore della classe dirigente regionale del partito, che si contraddistingue per coerenza, dirittura morale, capacità amministrativa, attaccamento al territorio e al partito e rifiuto di qualsiasi forma di clientelismo». Con queste parole il Comitato e la direzione provinciale di Chieti, i sindaci, gli amministratori provinciali, comunali e degli enti pubblici locali dell’Udc hanno sancito in una nota ufficiale la rottura definitiva con le scelte operate a livello centrale dal partito di Casini, Cesa e Buttiglione (definite un "patto di desistenza"). Nel documento politico si conferma l'autosospensione da tutte le cariche interne all’Udc locale, provinciale e regionale, per via delle scelte sulla composizione delle liste. «L’Abruzzo e in particolare la provincia di Chieti - prosegue la nota - subiscono un’ennesima ingiustizia che mortifica il territorio e umilia chi da anni è impegnato per sostenere i valori e princìpi dell’Udc, per assicurare una continua e riscontrabile crescita del partito (al 15% alle Provinciali del 2009 e alle Amministrative del 2010 a Chieti e 2011 a Lanciano».