E' il segno dei tempi, in cui la tecnologia supera l'immaginazione di chi è rimasto fermo a vecchi schemi, a un mondo che via via scompare. Prendiamo la stazione ferroviaria di Tortoreto, che entro giugno sarà completata a detta di chi di competenza. Non c'è più la struttura portante, con uffici, sala di attesa e quant'altro, ma risorgerà con nuovissimi criteri. Una stazione futuristica, insomma, che, secondo i tecnici, sarà perfettamente funzionale. La fermata in via Carducci sarà «senza barriere architettoniche, con scali in linea e con la piattaforma collegata alla rampa disabili, e che diventerà una sorta di biglietto da visita della città». Novità assoluta: «Il pavimento sarà di tipo galleggiante: sarà apposto un lastricato detto logers, ossia un sentiero tattile percorribile senza difficoltà dai non vedenti che fruiscono del servizio di trasporto su strada ferrata. Il tutto per garantire una perfetta fusione tra modernità, rispetto dell'ambiente e attenzione verso il cittadino». Previsto pure un impianto di illuminazione alimentato a pannelli fotovoltaici. Lo scalo, infine, verrà dotato di filodiffusione, di pannelli video elettronici e di un sistema automatizzato di emissione dei biglietti.