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Data: 24/01/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Le fermate dei busmangiano i posti auto. Stalli di 30 metri per i nuovi mezzi Gtm, negozianti arrabbiati

MONTESILVANO Protestano i commercianti di Montesilvano per gli stalli dipinti sull’asfalto di corso Umberto. Servono a delimitare la sosta dei nuovi maxi bus urbani lunghi 18 metri ed in pratica occupano ben 30 metri di spazio, a tutto danno dei parcheggi preesistenti. «Ogni fermata - rimarcano gli interessati - finisce con l’occupare un tratto di 30 metri e gli automobilisti (in questo caso i nostri potenziali clienti) in ogni fermata perdono non meno di cinque posti macchina. Risultato: non trovando il parcheggio, molti tirano diritto e noi stiamo intere giornate a girarci i pollici».
A pensarci bene siamo di fronte ad un problema di non facile soluzione questo delle fermate su corso Umberto, che vede contrapposti gli interessi dei commercianti contro la salute dei cittadini. Oggi con i bus urbani di normale lunghezza, le fermate occupano spazi ridotti, ma quando entreranno in funzione i mastodontici 18 metri-autosnodati, la musica cambierà eccome.
Di tutt’altro avviso il comando vigili urbani, che vede nell’introduzione dei maxi-bus, peraltro alimentati a metano, la migliore risposta alle polveri sottili e all’inquinamento ambientale. Non sono i primi in Italia e vengono usati tranquillamente in tante altre città per l'economia di esercizio che offrono. Corso Umberto poi è già un’autentica camera a gas a causa degli oltre 30 mila veicoli al giorno che lo attraversano, per cui ben venga il bus 18 metri, che da solo può trasportare non meno di 150 passeggeri per volta. Ne guadagnerà il traffico, in quanto sulla statale adriatica circoleranno meno bus (quelli in esercizio spesso sono alimentati dal gasolio), ne guadagnerà la salute degli utenti ed ancor più di quanti risiedono sulla statale adriatica e sono costretti a respirare veleni dall’alba al tramonto.
Ma i commercianti non demordono e di fronte alla paralisi economica del momento (incassi a picco per effetto di crisi e disoccupazione) insistono perché tutto torni come prima. Auspicabile allora che l’amministrazione riprenda i contatti con la Gtm, per studiare una nuova soluzione, che metta d’accordo le esigenze dei commercianti con quelle tecniche relative allo spazio di manovra dei maxi bus. Buone nuove invece per gli amici delle due ruote, visto che l’amministrazione pensa di collegare fra loro i 10 chilometri di piste ciclabili esistenti sul territorio, proprio per incrementare la mobilità su due ruote. Ed ha aderito al progetto bike sharing.

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