Iscriviti OnLine
 

Pescara, 08/11/2024
Visitatore n. 740.594



Data: 24/01/2013
Testata giornalistica: Il Sole 24 ore.com
Dpcm produttività - Approvato il Dpcm sulla produttività. La soglia per le agevolazioni sale da 30 a 40mila euro

Si attiva la detassazione dei premi di produttività: durante il Consiglio dei ministri, il presidente Mario Monti ha infatti «illustrato i contenuti del decreto che disciplina le misure sperimentali per l'incremento della produttività del lavoro nel 2013». La segnalazione è contenuta nel comunicato stampa diffuso da Palazzo Chigi al termine della riunione.

La soglia del reddito entro il quale si può godere della tassazione agevolata sui salari di produttività al 10% sale da 30.000 a 40.000 euro. Rimane a 2.500 euro lordi l'ammontare massimo detassabile.

«La legge di stabilità 2013 - prosegue il comunicato - ha infatti definito un importante ammontare di risorse pubbliche da destinare alla detassazione dei salari di produttività. Complessivamente sono stati stanziati 950 milioni di euro nel 2013 e 400 milioni di euro nel 2014. Il decreto stabilisce che le somme erogate a titolo di retribuzione di produttività sono soggette a un'imposta del 10%».

La legge cui fa riferimento il comunicato è la 228 del 24 dicembre, e il riferimento normativo per il varo del decreto di questa sera si trova ai commi 481 e 482, dove si prorogano fino al 31 dicembre di quest'anno le misure introdotte dal decreto legge 93 del 2008, varate per agevolare l'incremento della produttività del lavoro (da questo link il testo della legge di stabilità spiegato comma per comma). Le modalità attuative di questi commi erano attese da un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri da varare entro il 15 gennaio. Ed è il decreto varato oggi.
Le stesse misure saranno poi applicabili anche per il 2014, secondo le indicazioni che proverranno da un altro Dpcm da varare entro il 15 gennaio 2014.

Fornero, entro febbraio le prime 65mila lettere agli esodati
Saranno inviate «entro i primi di febbraio» le prime lettere ai 65.000 esodati, tutelati grazie ai provvedimenti approvati dal governo Monti. Lo ha precisato il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, in occasione della cerimonia di consegna del premio Gino Giugni alla Camera. Quanto alle sue riforme sul mercato del lavoro e del sistema previdenziale, Fornero ha sostenuto che «l'Italia ha bisogno che si costruisca e non che si demolisca. Non ho mai pensato che le riforme nascano perfette. Possono essere cambiate ma ne va mantenuto lo spirito». Si tratta delle prime lettere di salvaguardia ai cosiddetti lavoratori esodati. Le lettere in arrivo sono quelle che riguardano i primi 65.000 soggetti che potranno andare in pensione con le regole precedenti la riforma Fornero.

Non si deve tornare indietro sul lavoro del Governo Monti
Il lavoro del governo Monti, su lavoro e pensioni, ha aggiunto Fornero va «preservato nel futuro». Non si deve tornare indietro, ha detto Fornero, «perché l'Italia ha molto bisogno che si costruisca, non che si demolisca». Il ministro del Lavoro, a margine di un convegno difende le sue riforme invitando il futuro governo a «fare delle modifiche nel solco» delle norme messe dall'attuale esecutivo. «Non ho mai detto - ha proseguito Fornero - che le riforme nascono perfette. Possono essere cambiate mantenendo lo spirito. La riforma del lavoro ha molti punti positivi tra cui l'apprendistato. Confido che Governo e Parlamento apportino delle modifiche nel solco del lavoro fatto». Riguardo invece alla riforma delle pensioni, il ministro ha spiegato che «tutti dimenticano che è nata in un clima di drammatica crisi finanziaria».

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it