TERAMO Una zona industriale che ha bisogno di segnaletica, illuminazione, manutenzione del verde, ma anche di servizi per chi lavora, cioè di del trasporto urbano. Le lamentele arrivate qualche giorno fa al Centro da parte degli imprenditori Fabio Galasso e Paola Gualini, della zona industriale di Villa Zaccheo, hanno avuto l'effetto di un vaso di Pandora: "scoperchiando il vaso", con la denuncia dei problemi del posto, sono emerse altre necessità finora taciute. A prender la parola questa volta è stato il signor Gastone Fratini, che dopo averlo letto il servizio pubblicato sul giornale, ha deciso di scrivere una mail alla redazione per denunciare un altro problema, la difficoltà di operaie e impiegate, che non munite di mezzo proprio, si affidano al trasporto pubblico per raggiungere le aziende dove lavorano. Scrive infatti Fratini: «Vorrei segnalare una cosa a mio parere vergognosa: in quella zona industriale non esiste un servizio pubblico di autobus. Tutte le mattine, alle ore 7,10, e nel tardo pomeriggio c'è un gruppo di ragazze e signore che scende dall'autobus a Bellante stazione e si fa a piedi i tre chilometri che lo separa dal proprio posto di lavoro. Questo avviene in aperta campagna, al buio e al freddo, d'inverno o sotto il sole cocente d'estate». Il signor Fratini propone una soluzione: «Per risolvere il problema basterebbe dirottare alcune corse, della linea Teramo/Giulianova e viceversa, sulla parallela provinciale che lambisce, da Notaresco stazione a San Nicolò a Tordino, le zone industriali di Villa Zaccheo e di San Atto, fornendo così un adeguato servizio alla classe operaia impiegata nel posto». Dopo l'articolo comparso sul Centro, gli imprenditori del sito di Villa Zaccheo avevano fatto sapere del repentino intervento dell'amministrazione comunale di Castellalto che ha ripristinato un minimo di decoro attraverso la manutenzione del verde delle rotonde. Gli imprenditori si erano detti in attesa degli interventi più sostanziosi, questa volta a carico del consorzio Innovazione spa. A questo punto l'appello può essere esteso anche ai gestori del servizio di trasporto pubblico urbano.