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Pescara, 19/12/2025
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Data: 25/01/2013
Testata giornalistica: Il Centro
Verso il voto (Abruzzo ) - Chiavaroli: caro Silvio, resta in Abruzzo. Caos Pdl. Il portavoce in Consiglio scrive a Berlusconi e silura la candidatura Quagliariello

PESCARA La lettera è partita il giorno stesso dell’arrivo a Pescara del capolista al senato (dietro Berlusconi) Gaetano Quagliariello. Nella missiva, venti righe accorate, il portavoce del Pdl in Consiglio regionale Riccardo Chiavaroli chiede al Cavaliere una sola cosa: resta senatore dell’Abruzzo. Detto altrimenti: non ti dimettere per fare posto a Quagliariello, al quale Chiavaroli non perdona una iniziale attenzione per la leadership di Mario Monti. Chiavaroli non va lontano nella sua richiesta, perché nel 2008 il Cavaliere scelse di essere eletto nella circoscrizione Molise. «Come ben sa» scrive Chiavaroli a Berlusconi, «la fase di compilazione delle liste elettorali per eleggere i parlamentari abruzzesi del Popolo della Libertà ha suscitato nella nostra regione fortissime polemiche e malcontenti che tuttavia, pur facendo immaginare future conseguenze, riguardano la vita interna del partito e quindi avremo sicuramente modo di discuterne nelle sedi appropriate. Il motivo della mia breve lettera è però un altro. Innanzitutto riaffermare che il sottoscritto, senza entrare nel giudizio di merito sulle singole liste, esprimerà senza riserve il voto per Camera e Senato sul Suo nome e sul simbolo PDL! D’altronde anche quando nelle settimane passate in tanti - anche nel nostro partito - sono stati tentati da operazioni politiche neocentriste, non ho mai abbandonato nè il comune fronte di lotta ed iniziativa politica liberale che il Pdl può incarnare, né ho mai dubitato che il Suo personale impegno potesse essere per noi una straordinaria ed insostituibile risorsa». Chiavaroli esprime quindi «estremo apprezzamento per il fatto che sarà Lei in prima persona a capeggiare la nostra lista al Senato. Una lista che se, come spero, grazie a Lei sarà vincente, darà adeguata rappresentanza alla mia regione. Pur tuttavia, nella sciagurata ipotesi di non farcela, rischiamo di eleggere in Abruzzo addirittura un solo Senatore del Pdl. E allora, carissimo Presidente, se così purtroppo dovesse essere, le chiedo sin d’ora di onorare l’Abruzzo. (...) L’invito che Le rivolgo quindi è il seguente: ipotizzi sin da oggi, per dopo il voto e comunque vada, di non optare per altre regioni, bensì - per l’affetto che Lei ha dimostrato per tutti noi – cominci ad immaginare concretamente che Lei è, e resterà, il Senatore d’Abruzzo».

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