PESCARA Caro Silvio diventa senatore dell’Abruzzo. È l’invito, che cela però un velenoso secondo fine, rivolto a Berlusconi dal consigliere regionale del Pdl Riccardo Chiavaroli. «Carissimo Presidente - esordisce la lettera - come ben sa la fase di compilazione delle liste per eleggere i parlamentari abruzzesi del Popolo della Libertà ha suscitato nella nostra regione fortissime polemiche e malcontenti che tuttavia, pur facendo immaginare future conseguenze, riguardano la vita interna del partito e quindi avremo sicuramente modo di discuterne nelle sedi appropriate. Il motivo della mia breve lettera è però un altro. Innanzitutto riaffermare che il sottoscritto, senza entrare nel giudizio di merito sulle singole liste, esprimerà senza riserve il voto per Camera e Senato sul Suo nome e sul simbolo Pdl! D’altronde anche quando nelle settimane passate in tanti - anche nel nostro partito - sono stati tentati da operazioni politiche neocentriste, non ho mai abbandonato nè il comune fronte di lotta ed iniziativa politica liberale che il Pdl può incarnare, né ho mai dubitato che il Suo personale impegno potesse essere per noi una straordinaria ed insostituibile risorsa». Nell’esprimere «estremo apprezzamento per il fatto che sarà Lei in prima persona a capeggiare la nostra lista al Senato», Chiavaroli ricorda che in Abruzzo «rischiamo di eleggere addirittura un solo senatore del Pdl». Se dunque Berlusconi opterà, come ha già fatto in passato, per un’altra circoscrizione elettorale, risulterà dunque eletto dagli abruzzesi il napoletano Gaetano Quagliariello, secondo della lista e «paracadutato» da Roma in Abruzzo. Di qui l’invito al «Carissimo Presidente», affinché «ipotizzi sin da oggi, per dopo il voto e comunque vada, di non optare per altre regioni, bensì cominci a immaginare concretamente che Lei è, e resterà, il Senatore d’Abruzzo».