Sondaggio, centrosinistra avanti al Senato
Centrosinistra in vantaggio in Abruzzo al Senato, secondo un sondaggio realizzato per il quotidiano La Stampa dall’Istituto Piepoli. Secondo l’istituto dei sette senatori eletti 4 vanno al centrosinistra (3 al Pd e 1 al Sel). Gli altri all’opposizione e, per la precisione 2 al Pdl e 1 a Monti. In pratica il partito di Berlusconi, nonostante le polemiche per la composizione delle liste, resta saldamente la seconda forza in Abruzzo. Mentre Ingroia e Grillo non avrebbero senatori. La lista Rialzati Abruzzo è probabilmente conteggiata nel Pdl.
PESCARA L’assessore region ale al Bilancio Carlo Masci definisce Rialzati Abruzzo, di cui è capolista al Senato, una lista «doc» e a «chilometro zero», «l’unica in grado di rappresentare le istanze del territorio». Alle ultime regionali ha preso il 7,5%, alle politiche deve arrivare all’8% per eleggere un rappresentante a Palazzo Madama. «Un risultato a portata di mano», dice Masci «perché in questi anni siamo cresciuti molto e ci siamo radicati ancora di più». Il capolista Pdl Gaetano Quagliariello ha detto che la presentazione della lista è stato un grave errore. «Con Quagliariello c’è un profondo rapporto di amicizia che non viene intaccato da questa posizione politica. Lunedì quando ho depositato la lista ho vissuto una giornata di sofferenza, perché la scelta non era semplice. Alla fine ho deciso di muovermi in maniera autonoma». Perché? «Mi sono reso conto che la composizione delle liste Pdl stava avvantaggiando la sinistra, perché la presenza di persone discusse avrebbe comportato una reazione di rigetto dell’elettorato moderato. Ho quindi ritenuto che una lista civica come la mia, radicata sul territorio e formata da molti amministratori locali potesse essere uno strumento di aggregazione e di consenso libero e non imposto dall’alto». Ma nel Pdl si dice che votarvi avvantaggerà la sinistra. «Noi possiamo riportare un risultato straordinario. Il nostro è un voto utile per il centrodestra che invece ha deciso di fare harakiri mettendo in lista certe persone». Rialzati Abruzzo si rivolge ai delusi del Pdl? «Noi diamo la possibilità ai cittadini di esprimere una preferenza perché chi ci vota sa di votare una persona conosciuta. Gli altri votano i partiti senza sapere chi. La nostra battaglia è la battaglia del territorio». A proposito di territorio. Nel Pdl c’è molta polemica per la mancaza di un candidato eleggibile di Pescara. Lei si sente il candidato di Pescara? «Di Pescara ma anche dell'Aquila che non hanno un rappresentante dell’area moderata. Ma nessun cittadino abruzzese verrà trascurato. La nostra sarà una presenza costante sul territorio». Quali istanze rappresenterà a Roma se dovesse essere eletto? «Portiamo la nostra storia, quella di una regione che era la più indebitata in Italia e che noi siamo riusciti a riportare fuori dalle secche riuscendo anche ad abbassare le tasse. Penso che si possa fare la stessa cosa in Italia tagliando le spese e facendo pagare la patrimoniale non ai cittadini ma allo Stato, attraverso un taglio agli sprechi e una diminuzione del suo patrimonio». Ritiene che il centrodestra riuscirà a ritrovare la sua compattezza in previsione delle elezioni regionali? «Adesso ci sono molte fibrillazioni elettorali. Se ci sarà la capacità di fare sintesi rispetto ai risultati elettorali e a non avviare vendette postume sicuramente ci sarà l’opportunità di ricostruire un’area moderata che in questa regione è maggioritaria e ha mostrato di saper governare».