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Data: 30/01/2013
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
Che sia un vero decollo di Franco Avallone

Aspettando l’azienda unica dei Trasporti, sempre promessa ma mai realizzata, pronta ad entrare nel libro dei sogni della prossima campagna elettorale delle regionali, l’Abruzzo riesce finalmente a incassare una buona notizia. Anzi tre: il governo conferma l’aeroporto d’Abruzzo fra gli scali destinati a sopravvivere nel nuovo Piano nazionale, in estate inizia il collegamento diretto con Mosca e fra due settimane arrivano i soldi del Piano marketing 2012. Niente male per una regione dove, secondo il Cresa, nel 2012 hanno chiuso 25 imprese al giorno, l’artigianato è moribondo, ma per fortuna tiene il turismo. Certo è che la penalizzazione dello scalo abruzzese, tenuta da molti, avrebbe fatto certamente crollare anche l’unico comparto scalfito poco o nulla dalla crisi, anche grazie a una natura benigna che ha regalato a questa zona d’Italia posti unici e incantevoli. Facilmente raggiungibili una volta atterrati sulla pista di San Giovanni Teatino. Ma se l’aeroporto d’Abruzzo si spera ora possa vivere una seconda giovinezza, grazie alla decisione del ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture che nell’atto di indirizzo inviato all’esame della Conferenza Stato-Regioni lo ha inserito nell’elenco dei trentuno scali aeroportuali di interesse nazionale, molto o tutto c’è ancora da fare per muoversi all’interno della regione con facilità e velocità. Sarebbe infatti un peccato atterrare da ogni parte d’Europa a Pescara e poi rimanere fermi per mancanza di collegamenti con il resto della regione. Sarebbe un volo senza paracadute.

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