PESCARA Dal rischio retrocessione alla promozione: l'aeroporto d'Abruzzo è nella lista dei trentuno scali riconosciuti come di interesse nazionale. A cristallizzare i risultati, e ad aprire nuove prospettive, è l'atto di indirizzo per la definizione del piano nazionale per lo sviluppo aeroportuale emanato dal ministro delle Infrastrutture e trasporti, Corrado Passera. La proposta passerà ora al vaglio della conferenza Stato-Regioni: gli aeroporti che sono fuori dall'elenco saranno trasferiti alle Regioni, che ne valuteranno diversa destinazione o chiusura. Ora che è salvo, l'aeroporto d'Abruzzo può pensare a volare alto: il piano pone le basi per un riordino degli scali sul fronte infrastrutturale, dei servizi, delle gestioni. In particolare lo scalo pescarese rientra tra i Comprehensive Network, con traffico superiore a 500mila passeggeri annui e specifiche caratteristiche territoriali, come Ancona, Reggio Calabria, Trieste.
«E' il riconoscimento del lavoro e delle scelte di programmazione che questo esecutivo ha fatto negli ultimi anni -commenta il presidente della Regione, Gianni Chiodi- Abbiamo sempre pensato che lo sviluppo del territorio regionale passasse attraverso valorizzazione e potenziamento dell'aeroporto: abbiamo investito risorse, avviato una razionalizzazione dei costi. Ora l'essere nell'elenco degli scali di serie A incrementa le possibilità di crescita».
«E' da tempo che sosteniamo come l'aeroporto d'Abruzzo non potesse essere considerato tra quelli a rischio, perchè è al servizio di un'area vasta -premette Lucio Laureti, da un anno alla guida della Saga, la società che gestisce i servizi dello scalo- Inoltre anche nel 2012 abbiamo portato risultati importanti, con un incremento di passeggeri del 2,4% rispetto al 2011, vale a dire 13mila in più. Sul fronte del bilancio e della gestione, poi, da un anno stiamo facendo un delicato percorso di risanamento e sviluppo».
VOLI LOW COST
Un aeroporto nel cuore della conurbazione Pescara-Chieti, che punta decisamente sui voli low cost. Quali i punti di forza e debolezza, quali le prospettive? «Nel network di Ryanair, Pescara è al primo posto per puntualità; da uno studio condotto in collaborazione con l'università di Pescara su una base di quattromila interviste tra luglio e agosto, è emerso che l'aeroporto incide per il 10% sul turismo abruzzese e che ogni euro speso dalla Regione per l'aeroporto si moltiplica per 23 spesi dal turista -spiega Laureti- Per il futuro siamo pronti per intercettare risorse Fas, che sarebbero destinate all'allungamento della pista, ai parcheggi e ampliamento dell'aerostazione. Pensiamo a una struttura stabilmente su due piani, con il superiore riservato alle partenze e il pianoterra per gli arrivi». Dove sarebbero dirottati gli eventuali fondi nazionali? «Per migliorare l'accessibilità dell'aeroporto, che è al centro della città», conclude Laureti.
RELAZIONI SINDACALI
Cicatrici, vecchie e nuove: la perdita del centro di manutenzione Airone Technic, e le prime frizioni sindacali. «Le determinazioni assunte dal management della Saga che, con azioni unilaterali, pensa di risolvere i problemi economici aziendali con provvedimenti di licenziamento, sono inaccettabili e vedranno l'opposizione di Cisl e Fit -tuonano i segretari delle due sigle sindacali Umberto Coccia e Amelio Angelucci- E’ quantomeno strano che destinatari di queste determinazioni siano una rappresentanza sindacale aziendale della Cisl uscente e una neoeletta. Sarà un caso, ma siamo di fronte a una modifica unilaterale dell'organizzazione del lavoro». «Ma nel sistema di risanamento abbiamo coinvolto fornitori, Regione a Ryanair, fino al personale», spiega Laureti.
Insomma, la situazione non è delle più tranquille sul piano delle relazioni sindacali, all’aeroporto d’Abruzzo. Che però può festeggiare l’inserimento tra i trentuno scali più importanti d’Italia e la certezza di avere un futuro.