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Pescara, 19/12/2025
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Data: 30/01/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Riccardi per Monti «L’Aquila-Emilia nessuna polemica»

PESCARA Un rappresentante dei balneatori, il leader della Fiba Confcommercio Riccardo Padovano, gli mette in mano un documento sulla Bolkestein, la temutissima direttiva europea che rischia di mandare in fumo il lavoro di circa ottocento imprese balneari abruzzesi per almeno tre generazioni, se dovesse passare la messa all'asta delle concessioni: «Conosco la questione -gli dice il ministro Andrea Riccardi- , è un problema dell'Europa». Una delegazione della marineria di Pescara gli ricorda che c'è un porto chiuso da più di un anno, proprio nel bel mezzo dell'Adriatico, che non dà più da mangiare a chi vive di pesca e del suo indotto. Altre persone gli chiedono della ricostruzione dell'Aquila e della polemica aperta tra il governatore Gianni Chiodi e il presidente del Consiglio uscente, Mario Monti.
AFFANNI
La campagna elettorale in Abruzzo della lista Monti per il Senato è stata così aperta, a Pescara, dal ministro per la Cooperazione internazionale. Riccardi è stato chiamato subito a misurarsi con gli affanni di una regione che non annaspa soltanto tra i morsi della crisi.
Lui prova a dispensare ottimismo, entrando subito nel vivo delle questioni politiche: «Credo che questa lista sia una necessità dell'Italia e dell'Abruzzo, perché offre agli elettori la possibilità di scegliere una classe dirigente animata da vero spirito di servizio. Non sono solo belle parole -premette il ministro- I tecnici sono stati chiamati a spegnere l'incendio, in Italia, ora la strategia da seguire è la risposta da dare alla necessità di una crescita e all'occupazione. E' di questo che ha bisogno l'Abruzzo».
RICOSTRUZIONE
Poi Riccardi parla della ricostruzione dell'Aquila: «Come governo abbiamo imparato molto da questa esperienza. A Monti e Barca si deve molto, perché la svolta c'è stata nell'agosto del 2012. L'Aquila aveva ripreso nelle periferie, ma era importante riorganizzare la vita della città attorno al suo centro storico. C'è stata una grande partecipazione democratica, il merito del governo è stato questo».
Non nomina mai Berlusconi e si guarda bene dal rincarare le polemiche con Chiodi, ma una cosa Riccardi la dice: «Quello dell'agosto scorso è stato un provvedimento importante che ci permetterà di intervenire sulla ricostruzione. Non contrapporrei -ha aggiunto il ministro - l'Emilia all'Abruzzo. Sono state entrambe una scuola. Abbiamo appreso che è importante che la gente e le istituzioni locali partecipino».
Riccardi è stato seguito per tutta la manifestazione come un'ombra dal consigliere regionale Nicoletta Verì, capolista al Senato della lista Monti, dal suo arrivo a Pescara all bagno di folla al cinema Massimo.

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