L’altra faccia del progetto della riqualificazione delle aree di risulta è la pedonalizzazione di corso Vittorio Emanuele II. Infatti, al suo interno, è prevista la realizzazione di una strada parallela alla grande arteria sulla quale oggi si concentra la maggior parte del traffico in entrata e uscita dal centro di Pescara. Si tratta di un intervento massiccio e sicuramente invasivo per l’intera viabilità cittadina e intorno al quale la discussione è tutt’altro che chiusa. Dopo la bocciatura da parte dell’urbanista e docente dell’università Lucio Zazzara, della Confesercenti, dell’opposizione e dell’alleato Udc, che a tal proposito a già preparato una mozione, l’atro ieri è caduta anche un’altra tegola sul progetto, dato che la commissione grandi infrastrutture ha approvato all’unanimità un documento che impegna il sindaco a fermare l’intervento.
INVITO ALLA CAUTELA
E mentre la giunta, nonostante tutto, continua ad andare avanti, adesso anche la Confcommercio si schiera contro la pedonalizzazione di corso Vittorio Emanuele. «Crediamo che di fronte a scelte strategiche come questa - si legge in una nota inviata al sindaco - occorra procedere con una certa cautela. Senza un congruo periodo di sperimentazione della viabilità alternativa e senza nuovi parcheggi non è possibile valutare se procedere successivamente alla seconda e più onerosa parte del progetto». In particolare, i dubbi della Confcommercio si concentrano sulla capacità di assorbimento dei flussi di auto della nuova strada, che, partendo da piazza della Repubblica, dovrebbe costeggiare l’area di risulta fino a deviare verso via Ferrari e via del Circuito. «Non convince - continua la nota dei commercianti -, la rotatoria posta a ridosso di piazza della Repubblica, dove già attualmente convergono taxi, pullman, pedoni e utenti dei treni, e neanche lo sbocco un po' sofferto su via del Circuito».
CONTROPROPOSTA
Il suggerimento è di far partire la viabilità alternativa dall'altezza della rotatoria di via Michelangelo per attraversare l’area di risulta fino alla rotatoria di via Chieti in prossimità del Campo Rampigna.
«In tal modo - si legge ancora nella lettera - si creerebbe un asse viario importante e realmente alternativo a corso Vittorio, senza rischiare di aggravare la già difficile situazione del traffico cittadino».